Fusine in Valromana tra vicende storiche e bellezze naturali

Fusine in Valromana
Fusine in Valromana

Fusine in Valromana è una delle frazioni del comune di Tarvisio, in provincia di Udine. Nota soprattutto grazie all’incredibile bellezza dei laghi di Fusine, questa località è caratterizzata da un paesaggio incontaminato e da un territorio ricco di storia e tradizioni.

In poche parole, se vi trovate nelle vicinanze una visita a Fusine è d’obbligo: in questo articolo vi diremo cosa non potrete assolutamente perdervi.

Fusine in Valromana: qualche cenno storico dalle antiche origini a oggi

Il territorio di Fusine presenta tracce del passaggio umano sin da epoche remotissime: presso i laghi di Fusine sono state infatti rinvenute delle selci scheggiate preistoriche, e si ha testimonianza della presenza, già dal VII-VI secolo a.C., di popolazioni carniche. L’arrivo dei romani nel I secolo a.C. decretò un incontro tra questi ultimi e i precedenti abitanti, i quali furono impegnati nella difesa del territorio contro gli invasori germanici.

Durante il medioevo la zona faceva parte della regione storica della Carniola, in stretto collegamento con  il vicino paese di Ratece. È proprio in questo periodo storico che, probabilmente, si stabilisce il primo insediamento legato all’attività mineraria, anche se bisogna aspettare il 1404 per vedere la prima concessione per l’erezione di una fucina, ottenuta da tale Bartolomeo Consuran da parte di Federico conte di Ortenburg.

Durante il Quattrocento la signoria sul territorio passa dai conti di Ortenburg ai conti Cilli e infine, con l’estinzione di quest’ultima casata, agli Asburgo, che lo gestiscono attraverso degli amministratori. Nel frattempo l’attività delle fucine aumenta e si consolida, come anche la posizione delle famiglie che ne detengono la proprietà, quali i Cavallar e i Rechbach.

Con la fine del regime feudale  il territorio viene inglobato nell’Impero Austriaco (poi Austro-Ungarico), che ne detenne il controllo sino alla Prima Guerra Mondiale eccettuato il breve periodo in cui fece parte del napoleonico Regno d’Italia. L’Ottocento fu un secolo importante per Fusine, perché risale proprio a questo periodo la nascita di una fonderia di acciaio per la fabbricazione di lime e poi di catene, che diventarono successivamente una produzione tipica del territorio. Nel 1894 venne inoltre attivata la prima centrale idroelettrica, che diede ulteriore impulso alla produzione e permise alle Acciaierie Weissenfels di affermarsi sempre di più.

La tradizione di queste celebri acciaierie non si esaurì con la Prima Guerra Mondiale e il successivo passaggio di Fusine al Regno d’Italia, ma al contrario continuò e crebbe sotto la guida di Guido Segre prima, e di Carlo Melzi poi. In anni recenti Fusine ha iniziato un processo di sviluppo economico anche nel settore turistico, in particolar modo grazie alle bellezze naturali e paesaggistiche del territorio quali i rinomati laghi di Fusine.

Tra chiese, castelli e fortificazioni militari: cosa non perdere in una visita a Fusine

L’abitato di Fusine in Valromana ha origini antiche, ma non conserva testimonianze monumentali del periodo più remoto della sua storia. Tra gli edifici storici spicca la chiesa di san Leonardo, costruita attorno al 1463. Divenuta parrocchiale nel 1500, essa fu successivamente ampliata tra la fine del Settecento e il secolo successivo con la Cappella dell’Addolorata e l’altare laterale dedicato all’Immacolata Concezione.

Come si è accennato, il territorio di Fusine storicamente si trovò sul confine tra la Carniola e i possedimenti del vescovo di Bamberga in Valcanale. E proprio per questo motivo qui, nel 1431, fu edificato il castello di Weissenfels da parte del conte Federico II di Cilli, che ne detenne il possesso territoriale tra il 1420 e il 1465. Purtroppo inadatto sia a funzioni amministrative che militari, l’edificio decadde ben presto e, secondo la leggenda, venne distrutto nel 1618. Oggi ne sono visibili solo alcuni ruderi e il fossato sul lato nord accedendo da Poscolle, lungo una via panoramica.

Altre due costruzioni civili importanti si devono alla famiglia di gabellieri imperiali von Rechbach, ricchi proprietari di fucine. Questi edificarono tra il 1706 e il 1716 il castello di Stückl, in seguito divenuto la sede delle Acciaierie Weissenfels e purtroppo  completamente distrutto in un incendio del 1961. Sempre a Von Rechbach si deve il cosiddetto “Castelletto”, posto nel centro del paese (secoli XVII – XVIII).

Nel territorio di Fusine sono infine presenti delle tracce di architettura militare risalenti agli anni Trenta del secolo scorso: si tratta delle opere difensive dei monti Leila, Cavallar, Coppa e Forno, che coprono il tratto di confine tra il valico di Coccau e quello di Fusine e di cui oggi restano resti di alloggi militari, depositi di munizioni e casermette; e delle opere difensive del valico Fusine/Ratece, in prossimità del confine, distribuite lungo una fascia che attraversa la valle per tutta la sua lunghezza e composte da strutture in armamento con casermette e fossati anticarro, oggi in parte interrati.

Sport all’aria aperta: i laghi di Fusine e molto altro

Fusine è un paese immerso nella natura, ideale per godersi una vacanza all’insegna della tranquillità e delle attività all’aria aperta.

L’attrazione più famosa del territorio è costituita dalla conca dei Laghi di Fusine, uno dei luoghi di maggior valore naturalistico di tutta la catena alpina. I laghi, attorniati dalle ricche foreste e dalle imponenti montagne dominate dal monte Mangart, sono compresi nel Parco naturale dei Laghi di Fusine. Da essi, oltre al giro dei laghi, si possono intraprendere diversi sentieri escursionistici, tra cui il suggestivo sentiero naturalistico dell’Alpe Vecchia.

Nelle vicinanze dei laghi si trova inoltre il masso erratico Giulio Andrea Pirona (tra i più grandi d’Europa) attrezzato a palestra di roccia, che con i suoi impegnativi tracciati costituirà una sfida di indubbio interesse per gli appassionati di arrampicata. Non mancano inoltre delle stimolanti possibilità per gli amanti della mountain bike, in particolare i percorsi che portano al rifugio Zacchi e al Monte Forno, il rilievo posto all’intersezione dei confini di Italia, Austria e Slovenia.

Fusine in Valromana è una località piccola ma ricca di possibilità, che attende solo di essere scoperta: se state cercando un posto dove godervi delle vacanze rigeneranti, potrebbe fare proprio per voi. Ci siete già stati? Raccontateci la vostra esperienza qui sotto con un commento o una fotografia!

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