Una chicca naturalistica in Friuli: i grifoni del Cornino

percorso lago del cornino

Volete fare un’esperienza con i grifoni? Andate al Centro visite del lago del Cornino.

La Riserva Naturale del lago di Cornino si trova entro il comune di Forgaria del Friuli e copre  una superficie di oltre 500 ettari. Forgaria è stata notevolmente danneggiata dal terremoto del 1976. A causa del sisma ha perduto l’originale chiesa parrocchiale, mentre il campanile fortemente lesionato, è stato poi restaurato completamente da un paziente lavoro.

Quasi a ricompensa delle drammatiche ferite inferte dai movimenti tellurici al territorio, dopo 20 anni, nasce la Riserva Regionale per valorizzare flora e fauna. La morfologia del terreno è caratterizzata da alti rilievi come quello del Monte Prat e dal vicino letto del Tagliamento.

È proprio grazie alle antiche frane di materiale calcareo del Prat che, dopo il ritiro dei ghiacciai, si è originato il bacino del lago, riempito dalle acque sotterranee di falda. Le acque limpide del laghetto del Cornino, oltre alle acque del fiume e alle scoscese pareti rocciose, consentono a questo piccolo angolo di terra di conservare interessanti valori naturalistici. Sono presenti, ad esempio, il leccio, nelle zone rupestri esposte a sud, oltre al carpino ed al frassino. Il territorio ospita anche numerosi uccelli rapaci.

Dagli anni 80 del ‘900, è stato reintrodotto il grifone, un avvoltoio che vanta un’apertura d’ali di circa 3 metri.

Non si sa molto della distribuzione storica del grifone in Italia, anche se da tempo era nota la sua presenza nel Friuli Venezia Giulia durante il periodo estivo. Anche sugli Alti Tauri, in Austria, si erano verificate osservazioni costanti su colonie di grifoni provenienti principalmente dalla Croazia. Ora si sa che i grifoni di Cornino si spostano verso la Croazia, d’estate vanno sugli Alti Tauri e tornano a Cornino per nidificare.

Nella Riserva Naturale del lago di Cornino è stato creato un punto di alimentazione con le aspettative di assistere alla permanenza dei rapaci ed alle loro prime nidificazioni. E così è stato. Infatti attualmente vi sono almeno 150 rapaci che esercitano una forte attrazione anche su grifoni provenienti da altre zone europee.

L’area di Cornino sembra rispondere ai requisiti morfologici del territorio amato dai Grifoni, ossia un tipo di montagne ricche di pareti ed aree rocciose, importanti per la nidificazione e il riposo, con correnti termiche ascensionali. Quando le condizioni meteorologiche non sono favorevoli e vengono meno i venti e le correnti di aria calda che consentono il volo questi rapaci possono anche digiunare per più settimane.

Nel passato il grifone viveva ai pressi di luoghi dedicati alla pastorizia estensiva che ora vanno drasticamente diminuendo. Si ciba prevalentemente di carcasse di animali morti di medie e grandi dimensioni come pecore, bovini o camosci e cervi.

I grifoni utilizzano un sistema particolare di volo per la ricerca del cibo e collaborano tra loro, formando voli d’ispezione del territorio, con monitoraggio visivo reciproco.

Quando un rapace localizza una carcassa scende con brevi virate così da segnalare al gruppo l’individuazione del bottino e consentire agli altri grifoni una condivisione del pasto.

A terra c’è spesso una lotta per i diritti di precedenza rispetto all’ordine con cui ci si può avvicinare alla preda.

Il grifone non trasporta il cibo nel nido ma trattiene nel gozzo carne semidigerita da rigurgitare nel becco del piccolo o da depositare accano a lui.

Nel Centro Visite della Riserva, ottimamente gestita da personale gentile e competente, si possono osservare con il cannocchiale colonie di grifoni liberi che gravitano intorno al punto di alimentazione. Inoltre è possibile anche un’ incontro ravvicinato con alcuni esemplari ospitati nelle voliere che temporaneamente non possono essere liberati per vari problemi.

percorso naturalistico
Il percorso è segnalato da una linea gialla tratteggiata

Dal Centro Visite si può effettuare il percorso naturalistico attorno al lago.

Questa escursione si sviluppa su un dislivello di 500 metri e per completarlo sono necessarie 5 ore circa. Si scoprono la pendici del Monte Prat, si sale fino al punto panoramico  detto “Somp al Ciuc” da cui si possono ammirare sia il mare Adriatico sia il volo dei grifoni.

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