Cosa fare e vedere a Maniago

I luoghi d’interesse artistico e naturalistico di Maniago, la caratteristica produzione di coltelli, le manifestazioni principali e tutte le informazioni per la visita

maniago
Centro città di Maniago

Tra i maggiori centri della pedemontana, allo sbocco delle valli del Cellina e del Colvera, Maniago è allo stesso tempo ricco di storia e proiettato nel presente, grazie alla moderna zona industriale cresciuta sull’antica tradizione della lavorazione delle lame. La sua posizione centrale all’interno del Friuli, tra Pordenone e Udine, unita ai numerosi eventi e luoghi di interesse storico e naturalistico presenti nel territorio, hanno portato negli ultimi anni ad un sensibile sviluppo turistico della cittadina e dei suoi dintorni.

Se state trascorrendo una vacanza in zona, o semplicemente siete di passaggio, in questa guida potrete trovare le informazioni essenziali su cosa vedere a Maniago nell’arco di una giornata.

I monumenti e luoghi d’interesse naturalistico di Maniago

Il primo documento scritto che ricorda Maniago risale al 12 gennaio 981, quando l’imperatore del Sacro Romano Impero Ottone confermò al patriarca di Aquileia Rodoaldo il possesso di alcune terre, tra cui la corte di “Maniacus”.

Edificio legato all’origine medievale della cittadina è il castello, la cui costruzione iniziò nel XI secolo ma che venne poi modificato a più riprese sino agli inizi del Cinquecento, quando iniziò il suo abbandono seguito dalla definitiva caduta in disuso nel XVII secolo. Dell’antico maniero rimangono oggi solo i ruderi (visitabili), consolidati e ripuliti grazie a diversi interventi restaurativi. Contemporanea al castello è la cinta muraria, che inizialmente circondava solo il maniero e, in un secondo tempo, anche l’abitato sorto ai piedi del castello. Alcuni tratti di questa fortificazione sono oggi visibili lungo le vie del centro storico.

Altre costruzioni civili d’interesse storico sono Palazzo d’Attimis-Maniago, la residenza settecentesca del casato di Maniago affacciata su Piazza Italia, la cui facciata conserva un affresco di Pomponio Amalteo; Villa dei Conti, un complesso del XVII secolo collocato ai piedi del Monte Jôuf, all’inizio della via che porta al castello; la Loggia situata in Piazza Italia e risalente al 1661, un tempo usata come sede del tribunale e del mercato cittadino e oggi dedicata ai Caduti di tutte le guerre; l’ex filanda della metà del XIX secolo, interessante esempio di archeologia industriale e oggi sede della biblioteca civica di Maniago; e il Teatro Giuseppe Verdi, ospitato anch’esso in un’antica filanda del XVIII secolo poi modificata in circolo per le prime proiezioni cinematografiche e per le feste da ballo, al cui periodo risalgono preziosi affreschi in stile liberty (1922).

Tra i numerosi edifici religiosi, sono da non perdere il Duomo di San Mauro Martire, eretto nel 1488 sui resti di un precedente edificio di culto d’origine longobarda e costituente uno dei più importanti esempi di architettura tardo gotica del Friuli Venezia Giulia; la chiesetta dell’Immacolata Concezione (detta “della Madonna”), significativo esempio di architettura neoclassica risalente al 1778; la chiesa di San Carlo, che conserva un altare ligneo del Seicento di scuola bellunese che racchiude una pala rappresentante San Carlo Borromeo; la seicentesca chiesa della Santissima Trinità posta all’inizio del percorso verso il castello e pertinenza della residenza signorile dei conti di Maniago; e la Chiesetta di San Lorenzo in Monte, d’epoca medievale, che domina l’abitato dalla sommità dell’omonimo monte.

Per quanto riguarda l’offerta museale, l’istituzione principale del paese è il Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie, dedicata alla produzione che rese la cittadina nota come “l’armeria della Serenissima”. A Maniago ha inoltre sede l’Associazione Lis AganisEcomuseo delle Dolomiti Friulane che, con i suoi numerosi soci e le sue Cellule tematiche inserite in percorsi ecomuseali di “acqua”, “sassi” e “mestieri”, promuove la conservazione del patrimonio della Comunità locale.

Non mancano, infine, percorsi interessanti per gli amanti del turismo naturalistico: oltre ai parchi pubblici e privati del centro, numerosi sono i percorsi che si possono svolgere a piedi e in bicicletta nei dintorni. Per promuovere questa forma di turismo ecologicamente consapevole, il comune ha realizzato una GuidaVerde gratuitamente consultabile e interattiva, con proposte di visita adatte a tutte le età e a diversi livelli di allenamento.

Cosa vedere a Maniago e dintorni

A Maniago e nelle zone limitrofe, raccomandiamo in particolar modo la visita dei seguenti luoghi d’interesse storico-artistico e naturalistico:

Edifici civili:

  • Castello di Maniago e il parco circostante
  • Cinta muraria medievale
  • Palazzo d’Attimis-Maniago e il suo parco
  • Villa di Conti
  • Ex filanda – Biblioteca Civica
  • Teatro Giuseppe Verdi

Parchi e piazze

  • Parco Storico Comunale di Maniago
  • Parco di Palazzo d’Attimis-Maniago
  • Parco Storico Comunale
  • Piazza Italia e la loggia
  • Piazza Trento

Edifici religiosi

  • Duomo di San Mauro Martire
  • Chiesa dell’Immacolata Concezione
  • Chiesa di San Carlo
  • Chiesa della Santissima Trinità
  • Chiesetta del Pater Noster a Maniago di Mezzo
  • Chiesa di sant’Antonio Abate a Fratta di Maniago
  • Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia a Maniagolibero
  • Chiesetta di San Floriano a Maniagolibero
  • Chiesa di San Francesco a Dandolo
  • Chiesa dei Santi Daniele e Antonio da Padova a Molino di Campagna
  • Chiesetta di San Lorenzo in Monte

Musei di Maniago

  • Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie

Luoghi d’interesse naturalistico ed itinerari

  • Centa dei Conti
  • Riserva naturale Forra di Cellina
  • Riserva naturale dei Magredi
  • Area naturalistica delle Peschiere e Sentiero Frassati
  • Sentiero naturalistico Anello del monte Jôuf

Lame e coltelli: una lunga tradizione produttiva di Maniago

La produzione caratteristica di Maniago, per la quale la cittadina è nota a livello internazionale, è quella dei coltelli ed in generale degli arnesi da taglio. Questa è, infatti, una lunghissima tradizione, databile addirittura alla metà del XV secolo, quando il conte Nicolò di Maniago ottenne dal Magistrato alle Acque di Venezia il permesso di incanalare in una roggia l’acqua del torrente Colvera. Tale lavoro permise di ottenere l’energia necessaria per alimentare mulini, segherie e dei battiferri, inizialmente finalizzati alla produzione di attrezzi per contadini e boscaioli e, in un secondo momento, per le più svariate tipologie di oggetti da taglio.

Grazie a questa attività, Maniago è oggi uno dei più importanti poli industriali del pordenonese. L’edificio che nel 1907 ospitò la prima grande fabbrica di coltelli è diventato nel 1998 la sede del già citato Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie, istituto che documenta l’evoluzione nel tempo della lavorazione dell’acciaio all’interno degli opifici della zona. Qui è infatti possibile percorrere un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte fabbrile attraverso la ricostruzione degli ambienti di lavoro e le principali produzioni storiche e contemporanee di questa fondamentale attività, diventata vero e proprio simbolo della comunità locale.

Eventi e manifestazioni a Maniago

Nell’arco dell’anno, a Maniago si tengono numerosi eventi di richiamo per i residenti e i turisti. Tra questi ha conquistato grande rilevanza Coltello in FestaFiera di San Giacomo, una manifestazione di tre giorni organizzata a luglio, durante la quale si tiene una mostra mercato delle lame e del coltello artigianale accompagnata da numerosissimi eventi collaterali tra laboratori, esposizioni, visite alle officine, enogastronomia. Sempre ispirato al campo delle coltellerie è il concorso letterario nazionale Lama e Trama, dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Altro appuntamento fisso da non perdere è quello del Carnevale dei Ragazzi, una delle più importanti sfilate di Carnevale del Friuli Venezia Giulia. In tale occasione la cittadina si riempie di addobbi, costumi, musiche e maschere legate ad un tema scelto, diverso di anno in anno.

Qualora, dopo la vostra visita di Maniago, vi avanzasse del tempo disponibile, vi consigliamo vedere i paesi vicini di Meduno (comprese le sue caratteristiche borgate), Sequals, Travesio, Spilimbergo, Vivaro e la zona dei Magredi.

Nella scoperta delle Prealpi Carniche, una visita a Maniago e alle sue attrazioni turistiche non può sicuramente mancare. Nel caso ci siate già stati, lasciateci un commento o una fotografia e condividete con noi e i futuri visitatori l’esperienza che più vi è rimasta nel cuore!

Come arrivare a Maniago

Calcola un percorso con indicazioni stradali in Google Maps

  1. IN AUTOBUS: la linea 13R della ATAP ( www.atap.pn.it ) porta da Pordenone a Maniago passando per Aviano. Con la linea 16A arriverete a Spilimbergo e con la 51R a Udine via Sequals e Spilimbergo.
  2. IN AUTOMOBILE e MOTOCICLETTA: Maniago si trova lungo la pedemontana Occidentale. Da Pordenone imboccate la Regionale 251, superate San Martino di Campagna e seguite le indicazioni.
  3. Recentemente (2018) grazie al progetto “Binari senza tempo” ha riaperto la ferrovia turistica pedemontana del Friuli “Sacile-Gemona” con un ricco calendario di treni storici. Nei percorsi di questa tratta, Maniago è quasi sempre coinvolta come stazione di partenza o arrivo (ad esempio per la Festa del Coltello), o come sosta lunga (ad esempio, treno del Jazz del 9 settembre). Sui treni è possibile trasportare le biciclette. I calendari sono aggiornati di anno in anno e disponibili sul sito che si occupa della gestione dei treni storici italiani .

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