Casa di Paolo Diacono di Cividale

Casa di Paolo Diacono
Casa di Paolo Diacono

Dalla gente è chiamata anche Piazza delle Donne per via di un mercatino permanente di frutta e verdura e all’occorrenza anche di selvaggina che attirava un numero enorme di acquirenti femminili.

Tale mercatino è stato una vivace presenza a Cividale fino tutto il ‘900. La nascita dell’usanza del mercato è successiva al 1176 quando un atto del Patriarca Voldarico  confermava a Cividale il “Diritto di Foro” cioè il diritto di avere un mercato in città.

All’angolo della piazza Paolo Diacono nel XII scolo c’era la prima sede della Casa Comunale. Qui si radunavano le autorità, i capitani e il popolo per decidere sui casi della vita comunale sia in pace che in guerra.

Qui c’era il cuore della città.

Nel centro della piazza sorgeva una fontana con molte cannelle, rifornita dall’acqua del monte Zuccola. Sopra ad essa c’era un ampio loggiato quadrilatero coperto, che si trasformava in una specie di cappella, aperta i quattro venti, perché tutti potessero assistere alla messa che si celebrava nei giorni di mercato.

La chiesetta aperta era dedicata alla Vergine Annunziata e due statue ornavano la sommità del tetto: quella dell’Angelo Gabriele e di Maria.

Nel 1803 tutta questa costruzione è stata abbattuta perché pericolante ed è rimasta solo la fontana. Le statue del tetto rimosse ora ornano il Sagrato della chiesa di Moimacco, mentre la statua settecentesca che ora è posta sulla fontana proviene da Villa Manin di Passariano.

In realtà si era pensato di ergere sulla fontana una statua di Paolo Diacono. Il monumento dedicato allo storico longobardo avrebbe dovuto essere realizzato nel 1899 su progetto dello scultore locale Giacomo Gabrici, ma non se ne fece nulla.

Il pretesto per dedicare una scultura a Paolo Diacono veniva giustificata da una tradizione divulgata dall’Abate Gaetano Sturolo che indicava nella casa delle finestre gotiche della piazza la dimora dello storico longobardo.

E se non si trattava proprio dell’abitazione, si trattava del luogo ove un tempo sorgeva la vera abitazione dei Paolo. Verità o leggenda?

Paolo Diacono, chi era costui? Paolo Warnefrido, detto il Diacono, nacque a Cividale tra il 720 e il 730. Istruito dal grammatico Flaviano, fu sia alla corte del Re longobardo Ratchis che di Desiderio, come precettore di Adelperga figlia del Re.

Dopo la disfatta dei Longobardi fu invitato anche alla corte di Carlo Magno per poi ritirarsi nel convento di Montecassino e dedicarsi all’opera “Historia Langobardorum”.

Notevole, invece, fu il ritrovamento della tomba di Giusulfo, primo Duca Longobardo di Forogiulio avvenuto nel 1874, nel sottosuolo della piazza ad occidente della fontana.

Nel sarcofago furono rinvenute cose preziosissime del suo corredo funebre, trasferite e conservate al museo Archeologico .

Sulla piazza si affaccia anche il palazzetto del Monte di Pietà, ora sede utilizzata dal Comune. La notevole costruzione è opera di un ignoto architetto veneto che la eresse nel 1761, rinnovando con gusto barocco, un precedente edificio del 1492.

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