Messa dello Spadone: rievocazione storica a Cividale

messa dello spadone cividale
messa dello spadone

Ogni 6 gennaio, da tempo immemorabile, la festa dell’epifania diventa per Cividale del Friuli l’occasione per celebrare la Messa dello Spadone.

Riguardo all’origine di tale cerimonia ci sono svariate ipotesi: qualcuno ritiene che sia il resto di una sacra rappresentazione medievale, che veniva eseguita in periodo natalizio; qualcun altro lo considerava un rito papale originario della Chiesa Aquileiense, che le sedi derivate (tra cui Cividale) avrebbero tramandato; qualcun altro ancora invece lo collega alla cerimonia di investitura ducale del Patriarca Cividalese.

L’investitura ducale del Patriarca

Il patriarca infatti aveva il potere spirituale grazie all’investitura papale, ma dal 1077 poteva assumere anche il  potere temporale sul ducato friulano; per fa ciò, necessitava dell’investitura da parte dell’imperatore, e si svolgeva all’interno del Duomo cividalese.

Il nuovo patriarca riceveva da alcuni giovani ragazzi infodero bianco, in cui, a cerimonia conclusa avrebbe ripostola grande spada con la quale l’imperatore gli aveva simbolicamente attribuito il potere temporale. Questa spada fa parte del Tesoro del Duomo, che un tempo veniva esposto all’interno della Sacrestia, ma è stato rimosso per evitare che venisse danneggiato, in attesa di trovare una sistemazione idonea.

I documenti dell’investitura non proseguono oltre il 1366, anno inciso sull’elsa (il 6 luglio di quell’anno veniva investito il Patriarca Marquardo), ma con ogni probabilità la cerimonia ebbe origine molto tempo prima. Fatto sta che la messa viene celebrata ogni, senza interruzioni nonostante le numerose difficoltà (invasioni, carestie, guerre, epidemie), dal primo decennio del Quattrocento fino ai giorni nostri.

La Messa dello spadone

A questa cerimonia partecipano tutti i Canonici del Duomo , ma anche personaggi di rilievo. Il Diacono, l’aiutante del Celebrante, si accosta all’altare portando in testa un elmo piumato, la Spada di Marquardo nella mano destra e nella sinistra l’Evangelario dell’Epifania; prima, dopo e durante la messa, il Diacono esegue grandi e lenti movimenti con la spada, e viene cantata una parte del Vangelo di Matteo secondo un’antichissima monodia di rito aquileiense.

L’evangelinario e la Spada

Entrambi fanno parte del Tesoro del Duomo: l’Evangelinario, detto “dell’Epifania” appunto perché viene sempre utilizzato per la messa del 6 gennaio, presenta nella faccia anteriore una meravigliosa Crocifissione, di stile completamente romantico, attribuibile ad una artista locale, veneto-bizantino, del XIII secolo; è realizzato a sbalzo.

La Spada di Marquardo consiste in un’ arma da parata di tipo tedesco, anche se forgiata probabilmente da un artigiano locale. Sull’elsa vediamo incisa la data dell’ingresso e dell’investitura del patriarca cividalese.

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