Presepe Vivente a Sesto al Reghena

Presepe Vivente Sesto al Reghena
Presepe Vivente Sesto al Reghena

Si svolge nell’incanto e nel silenzio dell’Abbazia benedettina Santa Maria in Silvis il presepe vivente di Sesto al Reghena, una superba rappresentazione della Natività con attori veri e musiche dal vivo. La notte del 24 dicembre prende vita una rappresentazione da manuale con artisti professionisti e figuranti  in costumi d’epoca che ripercorrono la nascita del divin bambino in maniera teatrale e spettacolare.

Il “Presepio vivente e la Sacra Rappresentazione” di Sesto al Reghena è un evento organizzato dall’Associazione Sestante con l’Abbazia benedettina Santa Maria in Silvis, in collaborazione con il Comune e l’Associazione Pro Sesto.

Rievocazione religiosa con il presepe vivente in Friuli

Suggestive scenografie, location mistica, costumi d’epoca, oltre 250 figuranti e 30 allestimenti diversi all’interno dell’Abbazia e al suo esterno, narrazione di passi del Vangelo, musiche dal vivo: assistere alla Sacra Rappresentazione di questo presepe vivente friulano significa ad assistere ad uno spettacolo teatrale vero e proprio. Uno spettacolo che si svolge in due date: la notte del 24 dicembre e “in replica” nel pomeriggio del 26 dicembre.

Nella narrazione sacra, la trama che la storia religiosa ha donato ai fedeli si intreccia con l’attualità dei fatti, prendendo spunto dai temi più caldi dell’anno che sta per volgere al termine. Ne risulta una rappresentazione incredibilmente vicina alla sensibilità dello spettatore che vive, così, la vicenda sacra specchiandola nella contemporaneità e rendendola facilmente intellegibile a tutti.

Una perfetta commistione di linguaggi artistici e silenzi mistici: le arti grafiche si mescolano con la musica, gli attori si proiettano verso il pubblico, il messaggio cristiano si palesa nella sua universalità, gli antichi costumi si mescolano con le nuove tecnologie che raccontano una storia di duemila anni con un piglio originale orientato all’innovazione.

Un evento che si collega a quello della Passione di Sesto al Reghena con la Via Crucis vivente che riporta in vita la passione di Gesù Cristo fino alla sua morte e resurrezione. Gli ingredienti sono gli stessi, in tutta la loro teatralità: arte, musica, spettacolo e messaggio evangelico portati in scena e guidati dalla narrazione dei passi del Vangelo per riflettere e ammirare.

L’Abbazia di Santa Maria in Silvis

Splendido e spettacolare esempio di romanico-bizantino, l’Abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis è un monastero fondato nel 730-735 e, dal 762 affidata all’ordine benedettino. Edificio che riscosse il favore di Carlo Magno, re dei Longobardi, beneficiò di un’estensione di poteri con l’esenzione da ogni ingerenza politica, giurisdizionale o fiscale che arrivassero da autorità secolari.  

Distrutta dagli Ungari nel 889, l’abbazia risorse dalle sue ceneri adottando la struttura di un castello medievale con torri, fossati e una cinta muraria di particolare interesse storico-architettonico. Sulla facciata domina un affresco in cui vi è un pregiato affresco del Leone di San Marco risalente al tardo Quattrocento.

Il campanile a base quadrata che si erge oltrepassando la torre d’ingresso, si affaccia sul cortile e svetta nel panorama della corte interna con un’altezza di 33.60 metri e con lato alla base di 7,70 metri. Fu realizzato tra L’Undicesino e il Dodicesimo secolo in uno stile che richiama fortemente tutti gli elementi tipici delle architetture lagunari dell’epoca.

La Basilica, in stile romanico-bizantino a tre navate, cripta interrata e presbiterio sopraelevato, è pregevolmente decorata con un ciclo di affreschi risalenti alla scuola di Giotto di inizio Trecento. Dall’arte alla musica, a lato del presbiterio si trova l’organo a canne a trasmissione meccanica, di fabbricazione Francesco Zanin, composto di due tastiere di 58 note, pedaliera parallela e concava di 30 note, 26 registri e 1490 canne.

L’Abbazia è attualmente gestita magistralmente dai monaci benedettini.

Rievocazioni storiche in Friuli e Sacra Rappresentazione

Il presepe vivente di Sesto al Reghena punta a includere nella storia della divinità la storia dei giorni nostri. Ogni rappresentazione, infatti, tradizionalmente fa da sfondo all’interpretazione di un racconto natalizio sempre inedito che intreccia le vicende caratterizzanti la storia dell’abbazia, l’attualità dei giorni nostri e il messaggio cristiano legato alla Natività. Questo permette l’utilizzo di linguaggi e tecnicismo moderni in grado di esaltare il racconto del Vangelo, ripercorrendo la storia con parallelismi tra la civiltà presente e quella risalente all’epoca della nascita del Cristo.

Assistere al presepe vivente e alla “sacra rappresentazione” di quello che è stato definito “il presepe da record”  è semplice. Il Comune di Sesto al Reghena si trova in provincia di Pordenone, nella bassa pianura veneto-friulana, nella Regione Friuli Venezia Giulia, proprio al confine con la provincia di Venezia.

Il Comune è annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia ed è immerso nella Natura. Un piacevole soggiorno sia d’inverno che in estate permette di godere della bellezza del territorio così come della vicinanza ad altre località celeberrime del nord-est dell’Italia come Udine, Treviso, Venezia e la catena Alpina orientale. Scegliere di assistere al Presepe Vivente o alla Passione di Sesto al Reghena significa proiettarsi verso un’infinita varietà di esperienze da cogliere al volo, oltre che vivere un atto teatrale capace di unire l’arte con la spiritualità.

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