Con l’apertura di Casa Cavazzini – Museo d’arte moderna e contemporanea di Udine, l’arte contemporanea si radica nel territorio della città friulana, come una quercia secolare che affonda le proprie radici nelle profondità della storia e dell’appartenenza culturale. Sembra retorica, invece è la realtà di una ricchezza stratificata che si apre al visitatore dal 2012 ad oggi, immediatamente percepibile appena varcata la soglia del museo.
Giovani artisti friulani e commercianti mecenati
Il nucleo originario della collezione del Museo d’arte moderna e contemporanea di Udine risiede nel lascito e nella Fondazione Marangoni, istituita nel 1895 per disposizione testamentaria da parte di Antonio Marangoni, ricco e illuminato commerciante udinese. La Fondazione animerà il panorama artistico della città friulana nei primi decenni del ‘900 non solo con le acquisizioni, ma anche con i concorsi e le borse di studio per giovani artisti.
Si incontra subito quell’instrecciarsi di percorsi che rende la Casa Museo di Udine un’entità viva ed esplorabile attraverso diversi livelli di lettura. È grazie ad una borsa di studio Marangoni infatti che il giovane Afro compie il suo primo viaggio a Roma nel 1929. Dieci anni dopo, l’artista udinese si occuperà, insieme al fratello Mirko e a Corrado Cagli, della decorazione dell’appartamento di Dante Cavazzini, un imprenditore tessile che aveva da poco acquistato un intero immobile in Via Cavour nel quale da anni, pagando un affitto per i locali al piano terreno, esercitava la propria attività commerciale.
Le collezioni della Gamud trovano casa e cambiano nome
Nel 1983 apre la GAMUD, Galleria di Arte Moderna di Udine, in periferia, nel complesso Palamostre. Qui si espongono la collezione formatasi nel tempo grazie al lascito Marangoni e la Collezione FRIAM, un nucleo di opere d’arte americana ricevuto come atto di solidarietà per il sisma che aveva devastato il Friuli nel 1976. Il 1983 è anche l’anno in cui nelle collezioni comunali udinesi entra una nuova donazione, quella eseguita dai coniugi Astaldi.
A salvare la Galleria dall’isolamento territoriale giunge provvidenzialmente, nel 1990, la donazione dei coniugi Cavazzini che lasciano al Comune l’edificio cinquecentesco, sito nel centro di Udine, dove avevano vissuto e lavorato per più di sessant’anni. Si apre quindi quella lunga e travagliata opera di restauro del complesso architettonico che, su progetto originario di Gae Aulenti, ha permesso infine nel 2012 di trasferire le collezioni conservate dalla GAMUD in una nuova sede, facilmente raggiungibile e collegata alle collezioni stesse da un intreccio appassionante di legami culturali.
Inaspettati ritrovamenti
La ristrutturazione dell’edificio ha portato alla luce testimonianze di società preesistenti e sino ad oggi ignorate per quanto riguarda il sito di Casa Cavazzini. Al primo piano sono riemersi splendidi affreschi di soggetto profano datati alla seconda metà del Trecento. Al piano terra i lavori di ristrutturazione hanno potuto rinvenire un deposito di vasellame protostorico, databile alla prima età del ferro, e una vasca-cisterna alla veneziana risalente al XVI secolo, reperti entrambi preservati e lasciati a vista.
Di grande impatto è il rapporto che si crea tra i resti della civiltà gutemberghiana e l’opera In teoria di Marotta & Russo, che elabora visivamente il linguaggio digitale contemporaneo. Meno concettuali e più tristemente collegate alle miserie umane sono invece le risonanze che si stabiliscono tra il deposito protostorico e il modello in gesso della Cancellata per il Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma di Mirko Basaldella, realizzato tra il 1948 e il 1951.
L’allestimento e le collezioni del museo
A parte alcune opere in esposizione permanente come quelle citate di Mirko e Marotta & Russo, il piano terra resta prevalentemente adibito alle mostre temporanee, mentre le collezioni del museo si distribuiscono ai piani superiori. Al primo piano è visitabile l’appartamento dei coniugi Cavazzini con i restaurati dipinti murali di Afro Basaldella. Ai fratelli udinesi, Afro, Mirko e Dino sono dedicate due stanze all’interno dell’appartamento padronale e tra queste, la stanza che presenta i vivaci affreschi trecenteschi.
La restante porzione del primo piano di Casa Cavazzini è riservata alla Collezione Marangoni: opere datate tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, acquistate presso esposizioni nazionali e internazionali d’epoca o come sostegno alla giovane arte friulana, sulla scena della quale si affacciavano, alla fine degli anni venti, i rappresentanti della Scuola friulana d’avanguardia.
Al secondo e ultimo piano si dispiegano le collezioni Astaldi e FRIAM. L’allestimento delle stanze che accolgono parte dell’importantissima collezione di Sante e Maria Luisa Astaldi segue un criterio espositivo per nuclei di accrescimento, teso ad evidenziare la raccolta in sé, come organismo dotato di senso e collegato al percorso culturale dei proprietari.
La Collezione FRIAM, riunita dal comitato italo-statunitense Friul Arts and Monuments, per finanziare la ricostruzione del Friuli dopo il sisma del 1976, è tale per volontà dell’allora sindaco di Udine Angelo Candolini che decise di non disperderla e di conservarla tra le raccolte del Comune. La collezione costituisce oggi un corpus unico in Italia e comprende più di 100 capolavori di arte americana datati tra la fine degli anni ’30 e gli anni ’70 del secolo scorso.
Ancora una volta il legame delle collezioni di Casa Cavazzini con il territorio si mostra limpido, ma tutt’altro che semplice, ricco di percorsi diversi e di aperture internazionali che i curatori del museo, con periodici riallestimenti, intendono di volta in volta evidenziare.
GIORNATE AD INGRESSO GRATUITO
- ogni prima domenica del mese
- Lunedì di Pasqua
- Notte bianca
- Giornata internazionale dei Musei (Maggio)
- Giornata Associazione musei d’arte contemporanea italiani (Ottobre)
- 2 giugno (festa della Repubblica)
COSTO DEL BIGLIETTO
Intero: € 5.00
Ridotto: € 2.50
CATEGORIE A TARIFFA RIDOTTA
- giovani oltre i 18 e fino ai 29 anni
- studenti universitari
- titolari tessera carta giovani
- anziani over 65
- soci di associazioni convenzionate con i Civici Musei
- gruppi (minimo 10 persone)
- entrambi i genitori di un nucleo familiare con i figli
- visitatori prima domenica del mese x ulteriore ingressi a tariffa ridotta entro l’anno (conservare il biglietto omaggio)
- visitatori dei musei di Slovenia e Croazia appartenenti alla convenzione “Musei senza confini”, con biglietto emesso non oltre 20 giorni prima.
CATEGORIE AD INGRESSO OMAGGIO
- studenti elementari e medie inferiori
- giovani fino a 18 anni
- insegnanti accompagnatori
- acompagnatori turistici
- disabili
- accompagnatori disabili
- ospiti d’onore
- giornalisti
- studenti corso di laurea in Conservazione dei beni culturali dell’Università di Udine
- studenti Accademia Belle Arti di Venezia
- tesserati Icom
ORARI
Museo Casa Cavazzini
Lunedì | Chiuso |
Martedì | 10:30 - 17:00 |
Mercoledì | 10:30 - 17:00 |
Giovedì | 10:30 - 17:00 |
Venerdì | 10:30 - 17:00 |
Sabato | 10:30 - 17:00 |
Domenica | 10:30 - 17:00 |