L’Ecomuseo Val Resia e la valorizzazione ambientale ed etnografica del territorio

Ecomuseo Val Resia
L'Ecomuseo Val Resia

Compatibilmente con la definizione di “Ecomuseo”, espressione che identifica una forma museale che ha come fine la conservazione, la comunicazione e il rinnovo dell’identità culturale di una comunità, l’Ecomuseo Val Resia è un esempio di offerta culturale e turistica volta alla valorizzazione delle risorse ambientali e storico-etnografiche del territorio.

Ma in pratica, in cosa consiste questo Ecomuseo? Leggete questo articolo e lo scoprirete!

La nascita e la composizione dell’Ecomuseo Val Resia

L’Ecomuseo Val Resia è un museo diffuso su tutto il territorio dell’omonima valle, e intende proteggerne e condividerne il patrimonio anche attraverso la partecipazione diretta della comunità. Il progetto che ha portato alla sua realizzazione è nato nei primi anni Duemila, e una volta portato a termine è stato riconosciuto d’interesse regionale nel 2008.

L’Ecomuseo è gestito dal comune di Resia e comprende da una parte numerosi percorsi naturalistici, dall’altra allestimenti legati al patrimonio culturale locale quali il Museo etnografico della Gente della Val Resia, il museo dell’Arrotino e la Latteria sociale turnaria di San Giorgio.

Sono inoltre compresi nell’Ecomuseo il centro visite del parco delle Prealpi Giulie a Prato, il centro multifunzionale di Varcota (in cui ha sede il gruppo Folkloristico Val Resia), il centro multifunzionale di Lischiazze e il centro didattico naturalistico di Ostije.

Grazie a questo sistema capillarmente diffuso sul territorio, l’Ecomuseo Val Resia offre ai visitatori la possibilità di entrare a contatto diretto con gli abitanti della valle e conoscerne le specifiche tradizioni, raggiungere le località più caratteristiche e godere del singolare patrimonio naturalistico.

I 6 sentieri dell’Ecomuseo

La Val Resia è di origine glaciale, e prende il suo nome dal torrente Resia. Posta a cavallo tra le Alpi e le Prealpi, essa vanta una ricca biodiversità, grazie alla quale è considerata il cuore del Parco Naturale regionale delle Prealpi Giulie.

Il territorio offre un’ampia scelta di sentieri fisici e culturali che si dispiegano per tutta la zona, attraverso i quali i turisti possono scoprire l’identità e i luoghi della memoria di questa comunità. In particolare i sentieri dell’Ecomuseo sono 6 e conducono il visitatore alla scoperta della valle fino a raggiungere altrettanti luoghi significativi, chiamati “piazze”. Tutte le vie partono dal capoluogo della vallata, ossia Prato di Resia.

  1. Via degli antichi ghiacciai: l’itinerario accompagna i visitatori nella scoperta della formazione degli antichi ghiacciai resiani che hanno modellato la vallata, di cui sopravvivono delle piccole tracce a Sella Carnizza. Dall’abitato di Gniva il percorso segue la strada comunale fino a Sella Carnizza, dove il bosco lascia spazio ad ampi pascoli e agli stavoli. Il percorso è lungo 7,5 km e dura circa 5 ore e mezza.
  2. Via degli alpeggi: in questo percorso sono protagonisti gli alpeggi d’alta quota della valle e il loro ruolo primario per la comunità. Da Oseacco si segue il percorso sino agli stavoli di Provàlo, dove si trova uno degli alpeggi meglio conservati della zona. Superando il paese si giunge a una biforcazione che circoscrive un tracciato ad anello, percorribile nel senso preferito: i due sentieri convergono nella piazza di Provàlo, dove si potranno osservare i vecchi edifici adibiti a malga, fienile e abitazione. Il percorso è lungo 5,5 km e dura circa 3 ore e mezza.
  3. Via agli stavoli: il tracciato porta i visitatori a conoscere gli stavoli resiani, villaggi d’altura che erano in grado di essere autosufficienti anche per parecchi mesi. La via porta a Ruschis, un borgo ottimamente conservato e tra le località più interessanti della valle. L’itinerario è lungo complessivamente 7 km e la sua percorrenza richiede circa 4 ore.
  4. Sentiero del gusto: in questo sentiero il turista potrà conoscere i tipici prodotti offerti dal territorio quali funghi, frutti ed erbe spontanee. Dalla località Makana di Lopivaz ci si immerge nel bosco del Lok fino alla località Brig. Da qui, dopo aver oltrepassato il fiume e seguito il sentiero sino in fondo, si giunge al paese di San Giorgio. Il percorso è lungo 6 km e dura circa 3 ore.
  5. Via della musica: la musica è un elemento importante nella vita di tutti i resiani, e per questo le è stato dedicato un itinerario. Partendo da Stolvizza si scende sino al torrente Resia per poi risalire nella località panoramica “ta-na Rawni”. Successivamente la strada scende attraverso boschi alternati a radure fino a incontrare la strada comunale. Dopo una breve risalita si giunge al paese di Coritis, dove si possono vedere le tipiche case resiane. L’itinerario è lungo 9 km e dura 5 ore e mezza.
  6. Percorso circolare Ta lipa pot: si tratta di un percorso sviluppato attorno alla frazione di Stolvizza, tra boschi, cascate e baite in cui rifocillarsi. Lasciato alle spale il Resia si arriva agli stavoli in località “tu-w Loo” per poi risalire in paese attraversando delle piane coltivate. Questo itinerario è accessibile per la maggior parte dell’anno e permette agli avventori di conoscere i principali aspetti ambientali, storici e culturali dell’area. L’anello è lungo 10 km e si percorre in circa due ore e mezza.

Le sedi espositive

Come si è anticipato, l’Ecomuseo Val Resia comprende anche delle sedi di esposizioni permanenti strettamente legate ad aspetti tradizionali della popolazione resiana, contribuendo quindi alla preservazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale della comunità.

Museo dell’Arrotino

Il Museo dell’Arrotino riguarda un mestiere tipico delle genti della val Resia (in particolare di Stolvizza), i cui saperi antichi sono tramandati di padre in figlio. La mostra presenta ai visitatori gli attrezzi indispensabili del mestiere (mole affilatrici, biciclette, oggetti da taglio) accompagnati da numerose fotografie d’epoca. Con le visite guidate è inoltre possibile assistere a una dimostrazione pratica dell’uso degli strumenti esposti.

Informazioni utili e orari

Via Monte Sart, 12/A, Stolvizza di Resia (UD), Telefono +39 335 6275763

ORARI DI APERTURA

da aprile a ottobre: dal martedì al sabato ore 10:30 – 12:30 e 13:30 – 15:30

 domenica ore 10:30 -16:30

Da novembre a marzo di domenica è aperto solo su prenotazione.

Lunedì chiuso.

Latteria di San Giorgio

La Latteria di San Giorgio nacque nel 1928, ma se ne posseggono documenti soprattutto dagli anni Cinquanta, quando fu costruito il caseificio che oggi ospita la sede museale. Fin dalla sua realizzazione, la latteria costituì un punto di riferimento per la vita economica e sociale non solo della frazione di San Giorgio ma dell’intera valle. L’attività della latteria si chiuse nel 1980 a causa della scarsità del latte conferito, e nei primi anni Duemila i soci e gli eredi donarono la struttura al Comune di Resia a patto che venisse ristrutturata e che la parte esterna fosse destinata allo svago dei bambini. Nell’esposizione si possono trovare le prime notizie sulla latteria e delle informazioni che illustrano l’attività lattiero-casearia del paese.

Informazioni utili e orari

Via Caserma , 5/A, San Giorgio di Resia (UD)

Telefono :+39 348 6015522

ORARI DI APERTURA

Agosto: tutti i giorni ore 10:00 – 12:00 e 15:00 – 18:00

Su prenotazione in altri giorni e orari

Museo etnografico della gente della Val Resia

Infine, il Museo etnografico della gente della Val Resia raccoglie fotografie, oggetti, suppellettili e utensili che costituiscono una preziosa testimonianza della vita rurale e contadina nel periodo prima e dopo il terremoto del 1976. All’esposizione partecipano delle collezioni private collocate all’interno di una casa prefabbricata usata dagli sfollati nel periodo del terremoto.

L’Ecomuseo Val Resia, nella sua complessità, intende esprimere la complessità della comunità stessa, i suoi aspetti culturali e folcloristici che, nel loro insieme, rendono unica la Val Resia e i suoi abitanti.

Informazioni utili

Località Poje, San Giorgio di Resia (UD)

Video Ecomuseo Val Resia

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