L’Oasi naturalistica dei Quadris di Fagagna (Ud)

Oasi naturalistica dei Quadris
Oasi naturalistica dei Quadris

L’Oasi naturalistica dei Quadris è un’area di 100 ettari che costituisce una particolare zona protetta per la tutela e la riproduzione della Cicogna Bianca e dell’Ibis Eremita a rischio di estinzione. La zona comprende una trentina di stagni ricavati dallo scavo della torba che si è protratto fino a metà dell’1900.

L’origine geologica del territorio è dovuta all’antica azione del ghiacciaio del fiume Tagliamento che, nelle varie fasi di avanzamento e ritiro, ha disseminato detriti e scavato avvallamenti.

Di qui l’attuale formazione di colline e depressioni che costituiscono il magnifico paesaggio della zona intorno a Fagagna e a San Daniele del Friuli.

I Quadris, cioè i piccoli laghetti a forma quadrata, sono stati ricavati in un avvallamento e sono circondati da una fitta vegetazione che costituisce un ottimo habitat non solo per la Cicogna e per l’Ibis Eremita, ma anche per altre specie quali l’Alzavola, l’Anatra Mandarina, la Casacca, il Germano Reale, il Cigno Nero, all’incirca 24 tipi di anatidi oltre ad equini, lepri, tartarughe d’acqua.

È interessante osservare da vicino le cicogne, sia quelle protette nei recinti che quelle libere di volare e di costruirsi nidi sulle case e in cima agli alberi.

Le cicogne sono uccelli che amano gli spazi aperti e le aree umide e paludose come le risaie o le pianure alluvionali, con vegetazione non troppo fitta, e sono soggette a spostamenti migratori.

L’Oasi dei Quadris è attrezzata per il turismo ed è particolarmente curata ed accogliente.

In loco si trova molto materiale didattico.

È interessante osservare che la Cicogna Bianca è alta più di un metro, ha il becco e le zampe rosse e il contorno delle ali nero. La bonifica di molte aree umide e acquitrinose ha causato la drastica diminuzione di questa specie.

La femmina cova le uova per circa un mese e accudisce i piccoli per circa 2 mesi prima che siano autonomi. Si nutre di piccoli animali come topi, rettili, rane, pesci ecc.

Una curiosità è la scoperta che l’Ibis è facilmente addomesticabile e che , uscito dall’uovo, riconosce come “genitore” il primo oggetto in movimento che vede.

È noto l’esperimento di uno dei padri dell’etologia, Conrad Lorenz,  che venne “adottato” da un anatroccolo e che chiamò questo meccanismo IMPRINTING.

La notizia dell’attaccamento di un Ibis dell’Oasi dei Quadris per una persona viene riportato da un articolo comparso sul Messaggero Veneto del 9 luglio 2016, di cui una copia è esposta su una bacheca in loco.

L’Ibis in questione sembrava dato per morto in quanto era sparito dall’oasi. Per fortuna è stato trovato nel parcheggio dell’università ai Rizzi , stremato dalla stanchezza e dalla fame, e non a caso: proprio una studentessa del dipartimento di Agraria si era occupata di lui per un periodo di circa 3 mesi, grazie ad un progetto didattico svoltosi nell’oasi.

Evidentemente l’uccello era andato in cerca della sua madre adottiva, muovendosi lontano dai suoi luoghi, nel traffico del paesaggio urbano verso la sede universitaria.

E come si fa a non amare queste affettuose bestiole, interrogandosi sul nostro diffuso modo egocentrico di rapportarsi agli animali in generale ed agli uccelli in particolare?

Sito web del parco naturalistico di Fagagna

Come arrivare all’Oasi dei Quadris di Fagagna

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