Immersa nel verde paesaggio del Friuli-Venezia Giulia, Venzone è una piccola città dove si respira storia, arte e cultura. Montagne con folti boschi, panorama mozzafiato e antichi palazzi di pietra fanno da sfondo a questa superba cittadina che, nel 1956, è stata dichiarata Monumento Nazionale.
Quello che colpisce, visitando Venzone, è il silenzio, la quiete, la pace e la tranquillità che si mescola alla storia e alle tradizioni di un tempo che qui la fanno ancora da padrone.
E allora, lasciamoci prendere per mano da queste affascinanti atmosfere e iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di questa superba cittadina in provincia di Udine.
Alla scoperta di Venzone: l’antico Duomo
Partiamo dal centro storico di Venzone con una visita al Duomo di Venzone, la chiesa principale della città che racchiude in sé una storia lunga e, per alcuni versi, sfortunata. Il Duomo di Venzone venne eretto su una chiesa precedente risalente all’inizio del ‘300 e dedicata a Sant’Andrea Apostolo. Una chiesa che venne distrutta – in maniera parziale – dal terribile terremoto del 1976. Dopo l’evento sismico, la chiesa venne ricostruita rispettando i canoni estetici ed architettonici del periodo precedente al terremoto.
Volgendo lo sguardo alla facciata del Duomo, potrai notare i tre bellissimi portali con bassorilievi raffiguranti Cristo Benedicente, l’Incoronazione della Vergine e la Crocifissione di Gesù. L’esterno del Duomo di Venzone è riccamente decorato con statue e rilievi trecenteschi di indubbia bellezza.
Splendido è anche l’interno del Duomo di Venzone: qui potrai ammirare alcuni importanti affreschi risalenti al XIV secolo come la Consacrazione del duomo, l’Incontro di san Martino con il povero e San Giorgio libera la principessa dal drago.
Guardando il portale di destra della Chiesa, potrai ammirare il Compianto sul Cristo Morto in legno dorato e dipinto che comprende un complesso di ben otto statue. Antichissime e risalenti al XVI secolo sono la fonte battesimale, la lastra tombale della famiglia Antonini e le due acquasantiere, tutte a firma di Bernardino da Bissone.
Proprio qui, nel Duomo di Venzone, furono trovati – in occasione dei lavori di ampliamento della Chiesa, ben venti corpi mummificati. La scoperta risale al 1647 ed ebbe una eco davvero notevole: la conservazione dei corpi è stata resa possibile dall’azione combinata dei solfati di calcio presenti nel sottosuolo e di un fungo (Hypha Bombicina Pers) che esplica una grande capacità idrovora.
A quanto pare, le mummie (definite anche “Mummie di Venzone”) appartengono ad un’epoca compresa tra il XIV e il XIX secolo: oggi sono conservare nella Cappella Cimiteriale di San Michele, a pochi passi dal Duomo di Venzone. Ed è proprio qui che ci recheremo nella seconda ed ultima tappa del nostro viaggio…
Le Mummie di Venzone: visita alla Cappella Cimiteriale di San Michele
Una storia incredibile ed affascinante quella intorno alle Mummie di Venzone ritrovate nel Duomo, in perfetto stato di conservazione. Un mistero che ha attirato, nel corso degli anni, numerosi turisti e curiosi. Oggi sono ben 5 i corpi visitabili e custoditi nella Cripta della Cappella Cimiteriale di San Michele. Spingendoti fino al Sagrato del Duomo, potrai visitare le Mummie di Venzone.
A quanto pare, le Salme risalgono al periodo storico in cui venne bonificato il cimitero situato all’interno del Duomo. La mummia più antica costruita nella Cripta è comunemente conosciuta con il nome di “Gobbo”: scoperto durante alcuni lavori di ampliamento del Duomo nel 1647, il corpo è stato ritrovato in una tomba risalente al ‘300 e collocata al di sotto di quella che, attualmente, è la Cappella del Rosario. Le altre 4 Mummie conservate nella Cripta risalgono, invece, ai secoli XVIII e XIX.