Primo Carnera il gigante di Sequals

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Primo Carnera - pugile

Tra gli illustri abitanti di Sequals, è senza dubbio il più conosciuto Primo Carnera, pugile e lottatore che tra il 1933 e il 1934 detenne, primo italiano ad ottenere tale riconoscimento, il titolo di campione del mondo di pugilato. Vissuto prevalentemente tra l’Italia e gli Stati Uniti (in cui prese la cittadinanza negli anni Cinquanta), Carnera fu in grado, nonostante le povere origini, di intraprendere una brillante carriera sportiva che, grazie alla celebrità ottenuta, lo portò a lavorare anche nel mondo cinematografico.

L’infanzia a Sequals e il lavoro come artista del circo in Francia

Carnera nacque nel paese friulano il 25 ottobre del 1906 in una famiglia molto povera, che si sosteneva esclusivamente grazie al lavoro del padre, un mosaicista emigrato in Germania. La situazione venne ulteriormente a peggiorare con l’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale: la chiamata alle armi del padre costituì un duro colpo per la famiglia, già economicamente precaria, e dunque Primo, con i suoi fratelli, dovette lasciare la scuola e andare a mendicare. Nonostante la giovanissima età (all’epoca dello scoppio della guerra aveva solo nove anni), Carnera aveva già una statura da adulto, che faceva presagire gli sviluppi fisici futuri.

Ancora adolescente, spinto dalla povertà, Primo Carnera emigrò in Francia, dove venne accolto dagli zii e iniziò a lavorare come carpentiere. In questi anni divenne più alto e robusto, fino a raggiungere l’altezza di ben 197 cm, per 120 chili di peso: date le sue dimensioni, non stupisce che i soprannomi con cui successivamente diventò famoso fossero gigante di Sequals e, in America, The Ambling Alp (la montagna che cammina). Nel periodo della sua permanenza in Francia, precisamente nel 1925, un circo fece tappa dove risiedeva e Primo, per la sua fisicità, venne ingaggiato dal responsabile come lottatore.

Il nuovo lavoro permise a Carnera di migliorare le sue condizioni di vita e, nei tre anni trascorsi nel circo, assumere sempre più visibilità come fenomeno da baraccone. Durante una sosta del circo ad Arcachon, assistette alle sue lotte l’ex campione francese di pesi massimi Paul Journée che, resosi conto delle abilità del giovane, lo convinse a intraprendere la carriera pugilistica, nella quale raggiunse presto buoni livelli.

La carriera: pugile professionista, wrestler, attore

Primo Carnera, infatti, debuttò nel professionismo già il 12 settembre 1928, a Parigi, e la sua carriera non tardò a decollare. Il 31 dicembre 1929 sbarcò negli Stati Uniti dove, dopo alterne vicende (tra cui il difficile periodo successivo alla morte dell’avversario Ernie Schaaf dopo un loro incontro, a seguito della quale Carnera aveva deciso di abbandonare il pugilato), ottenne nel match del 29 giugno 1933 contro Jack Sharkley il titolo di campione mondiale di pesi massimi.

Con questo successo, il Gigante di Sequals diventò il primo italiano campione del mondo di pugilato. Enorme fu l’eco del suo successo in patria, grazie anche all’appoggio del regime fascista che vedeva in Carnera un modello da imitare: la sua popolarità portò alla produzione di fumetti, manifesti, articoli che lo omaggiavano quale uomo invincibile. Iniziò in questi anni a girare numerosi film, tra cui è celebre “L’idolo delle donne” (1933), nel quale interpreta se stesso.

La carriera del pugile proseguì, sempre nel contesto americano, negli anni successivi, anche dopo la perdita del titolo mondiale nel 1934. A seguito della caduta del regime fascista, Primo tornò in patria, dove disputò gli ultimi incontri come pugile tra il 1945 e il 1946.

In seguito, per rimanere sul ring, iniziò una carriera come wrestler tornando nuovamente negli Stati Uniti. Anche in questa disciplina egli diventò uno dei campioni più temuti e, nel 1956, conquistò il titolo della WWA Los Angeles International Television in “tag team” (forma di lotta che prevede uno scontro tra due coppie di wrestler) con Bobo Brazil. Primo Carnera disputò l’ultimo combattimento il 25 ottobre 1963, all’età di cinquantasette anni.

Gli ultimi anni, il ritorno a Sequals e la sua memoria

Lasciata l’attività sportiva, Carnera si dedicò maggiormente a quella da attore, ma pochi anni dopo si ammalò di cirrosi epatica. Comprendendo che ormai gli rimaneva poco da vivere, tornò a Sequals per ricongiungersi con i suoi familiari, e qui morì il 29 giugno 1967.

Alla memoria del grande campione locale, il paese di Sequals ha dedicato una rappresentazione a mosaico, la casa museo Villa Carnera (edificio che si fece costruire il pugile stesso nel 1932 su progetto di Mariano Pittana, in uno stile architettonico d’avanguardia per l’epoca) e l’evento Trofeo Primo Carnera, con incontri di boxe, mostre, chioschi e concerti, nel contesto del quale viene annualmente onorata la tomba del “Gigante buono” con una corona.

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