La giostra dei Castelli a Pordenone: rievocazione storica dell’invasione saracena del 1499

Giostra dei Castelli
La Giostra dei Castelli a Pordenone

Una rievocazione storica medievale, la Giostra dei Castelli a Pordenone rivive ogni anno riportando in vita il ricordo dell’invasione turca del settembre 1499. Aria di vita medievale con degustazione di prelibatezze locali e spettacoli caratteristici anima oggi quegli stessi territori che sul finire del XV secolo furono messi a ferro e fuoco da un terrificante manipolo di ottomani inferociti.

La storia: un’orda di turchi invade i territori di Pordenone

Narrano gli antichi testi di un’atroce invasione ad opera di una terribile orda di turchi ai danni dei villaggi che sul finire del XV secolo popolavano i fertili territori intorno alla strategica Portus Naonis. Un’orda incontrollata di saraceni rispondenti agli ordini del capitano Scanderberg, già signore di Bosnia e cristiano rinnegato, a cavallo di predoni levantini, si scagliarono contro le popolazioni locali, macchiandosi dei peggiori misfatti: violenze, uccisioni, rapine, rappresaglie e incendi. Una scorribanda di violenza inaudita che, dopo aver messo a ferro e fuoco il territorio, lo lasciò profondamente ferito nell’animo e nei volti dei pochi che sopravvissero alle atrocità dell’invasione ottomana.

Nessuno sembrava poter aiutare il popolo: i mercenari veneziani fecero orecchio da mercante, così come i nobili cavalieri chiusi nei loro castelli lasciarono i loro cavalli serrati nelle scuderie, mentre le cernide non mossero neppure un passo. Su tutto aleggiava silenzio e terrore e ogni istinto di ribellione si era ormai estinto, tanto che i Turchi assediati in Comina ritennero addirittura superfluo mettere delle sentinelle da campo, sicuri com’erano di avere il completo controllo della situazione.

Quando ecco comparire una luce, l’ultimo anelito di una speranza mai definitivamente sopita.

Un gruppo di baldi e valorosi combattenti agli ordini di Franco del Borgo, capo dei balestrieri di Spilimbergo, alza la testa e corre in aiuto della popolazione sottomessa, per portare alto e fulgido quel senso di giustizia che tanta inettitudine della difesa aveva ormai svilito nella sua essenza.

Così, armate e fiere, le milizie di Spilimbergo sfruttarono il buio della notte per lasciare il castello con passo felpato e scatenare la vendetta irrompendo nell’accampamento turco come fulmini a cavallo. Il campo ottomano, percosso e attonito, non fece neppure in tempo a rendersi conto di che cosa stesse succedendo mentre cedeva, uno dopo l’altro, tutti i suoi valori e mentre, uno dopo l’altro, lasciava in terra i suoi combattenti. Dopo la resa dei conti, gli ultimi turchi rimasti si dileguarono spaventati anche dal fatto che, ingannati, pensarono che i combattenti di Spilimbergo fossero invece stradiotti di più ingenti truppe veneziane che stavano per arrivare.

I valorosi di Spilimbergo, indenni e soddisfatti di giustizia, trovarono rifugio nei meandri della brughiera, forti della vittoria e certi di aver assecondato la loro vocazione, liberando le popolazioni locali dalla paura e dal profumo di morte.

La rievocazione medievale a Pordenone

La Giostra dei Castelli di Torre che si svolge dove, un tempo, sorgeva Portus Naonis, è la rievocazione di quel gesto epico e indimenticabile di quei pochi uomini che, animati da uno splendente ardore e mossi dal senso di riscatto per le popolazioni locali, fecero giustizia riassestando l’equilibrio di un territorio sempre splendido e vivo.

La rievocazione medievale ripercorre le tappe della battaglia con cavalieri che vengono oggi messi alla prova sul campo. Una serie di ostacoli sempre più difficili è disseminata sulla strada che conduce al campo di gara, in modo da rendere sempre più ostica la via dei combattenti, proprio come fu al tempo. I più validi e valorosi che riescono a raggiungere il cuore del campo di gara, devono poi colpire la sagoma del turco, con gloriosa soddisfazione e acclamazione del popolo.

Al termine, i festeggiamenti con prelibatezze locali, cibi di una volta come l’antica “Chalda de pan cum Porco”, spettacoli di falconieri, esposizione di uccelli, arcieri e tiro con l’arco, armigeri con riproduzionoi di armi medievali, giullari che contano tenzoni d’epoca, e infine splendide danzatrici e musicanti di melodie medievali. Poi, spettacoli di burattini e di giocoleria per i bambini, oltre al corteo in costume di nobili, popolani, soldati e arcieri che sfilano davanti alla folla per rendere omaggio al Conte di Ragogna, figura dell’epoca e riportata oggi in vita.  E lungo le strade del quartiere, ritornato come nel Medioevo, locande e bivacchi allestiti per l’occasione, animazioni e spettacoli all’aperto in ogni più caratteristico angolo, in una suggestiva cornice storico-architettonica dominata dal Castello di Torre e dalla sua Villa Romana.

La rievocazione è organizzata dall’Associazione “Il Castello – Torre”, costituita nel 1991 grazie ad alcuni amanti del territorio e rispettosi della filologia medievale, ed ha lo scopo di arricchire culturalmente il quartiere di Torre di Pordenone.

La Giostra dei Castelli si svolge il terzo week-end di settembre nel quartiere Torre, appunto, e di anno in anno offre spettacoli e manifestazioni che attraggono sempre più appassionati o semplici spettatori dai paesi confinanti e dalla vicina regione veneta.

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