Il castello di Valvasone Arzene ed il suo borgo: cenni storici

castello del Lupo
Il Castello del Lupo a Valvasone Arzene

A Valvasone Arzene si può ammirare il castello del Lupo circondato dall’antica cinta muraria e dal fossato. In origine era feudo della nobile famiglia di Valvasone, nel 1293 passò ai Cuccagna di Spilimbergo, per poi ritornare ai Valvasone. Il sito su cui sorge il maniero si trova in una zona strategica, in quanto un tempo controllava il traffico della via Postumia che sfruttava il guado sul Tagliamento. Il mastio nei secoli subì danni a causa di assedi per le lotte feudali tra parti avverse, per i terremoti e per la rivolta contadina del ‘400-‘500.

A questo proposito si ricorda un episodio, che coinvolge il castello di Valvasone all’inizio del ‘500, sullo sfondo delle lotte a carattere antifeudale tra i contadini e la nobiltà. Allora le iniziative sovversive del contado potevano godere dell’appoggio della casata Savorgnan. Questa era sostenuta da Venezia ed era ostile a molte famiglie di antico lignaggio, legate ancora alle tradizioni dell’impero. Naturalmente interessi personali, legami di sangue e vecchie faide nobiliari non erano estranee alla tipologia del conflitto.

Nel 1510, appunto, una delegazione formata da 40 gentiluomini friulani si era recata a Venezia per far valere i propri diritti sui villici ed evidenziare la colpevolezza di Antonio Savorgnan, che li sobillava. Al ritorno dalla città lagunare, il gruppo di nobili, nei pressi di Malazumpicchia, fu assalita da una turba di contadini in agguato, si dette alla fuga, e riuscì, almeno in parte, a rifugiarsi entro il castello di Valvasone, salvandosi la vita.

Davanti al portone di accesso al borgo oggi è visibile parte dell’antico castello quattrocentesco, demolito alla fine del XIX secolo. Sotto gli edifici si trova un vano utilizzato per l’approdo delle barche, che forse vi avevano accesso da un’antico ramo delle acque del Tagliamento, che probabilmente lambiva il borgo.

pozzo di valvasone arzene

Nella piazza del castello di Valvasone Arzene si trovano edifici risalenti al XV e XVI secolo. Al  centro c’è un pozzo con un bel cimiero, di epoca seicentesca.

Una visita al maniero è raccomandata soprattutto per vedere la sala degli affreschi, di un autore del ‘400, che ritraggono scene di vita medievale. La chicca è un interessante teatrino ligneo, ad uso della corte, realizzato nel ‘700, contenente 50 posti a sedere e piccoli palchi riservati agli abitanti del castello. Parte dell’arredo, purtroppo, è stato venduto. La sala è arricchita da un fregio cinquecentesco, eseguito quando l’ambiente fungeva da zona di rappresentanza.

Davanti a questa costruzione è eretto il palazzo del conte Eugenio, diventato quartier generale di Napoleone, all’epoca dell’invasione francese del Friuli (1797). La così detta Torre delle Ore fungeva da passaggio unico entro e fuori dal borgo.

chiesa santi pietro paolo e antonio abate

Interessante è la chiesa dei santi Pietro, Paolo e Antonio Abate, di cui si ha notizia fin dal XIV secolo quando era un luogo di preghiera, facente parte di un ospizio per quei pellegrini che attraversavano il guado sul Tagliamento. Il duomo, una costruzione ultimata nel XV secolo, contiene all’interno un organo realizzato da Vincenzo Colombi nella seconda metà del ‘500. Le portelle, risalenti al 1538, sono state iniziate da Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone, noto attivissimo pittore del tempo e, dopo la sua morte, completate dal genero Pomponio Amalteo.

Una manifestazione storica viene realizzata ogni anno entro le mura del borgo di Valvasone Arzene con la presenza delle antiche attività artigianali e la realizzazione di intrattenimenti medioevali, grazie alle esibizioni di giocolieri e giullari.

Un cenno alla toponomastica. Valvasone significa “prato con alture” dall’antico tedesco wal (altura) e waso (prato); Arzene significa argine. Arzene era feudo del castello di Valvasone fin dal XIII secolo. I due comuni si sono fusi nel 2015.

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