Storia dell’aviazione in Friuli Venezia Giulia

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Storia dell’aviazione in Friuli Venezia Giulia

Concedersi un attimo di tempo, arrivando a Ronchi dei Legionari e guardando verso la pista dell’aeroporto, lascia sempre un grande momento di silenzio e di ascolto dentro. Sarà l’aria pungente che si respira, o la pace che aleggia intorno, su quei territori di confine che della sapienza del tempo che scorre sempre uguale a sé stesso eppure sempre nuovo, hanno fatto la loro virtù. E’ il silenzio che avvolge lo sguardo e l’anima, e che è trampolino per immaginare ben più di un semplice volo, ma momenti campali di storia fatta da quegli stessi uomini che hanno fatto l’Italia. E con essa, la storia dell’aviazione friulana.

La storia dell’Aeroporto Ronchi dei Legionari

La prima vocazione della struttura aeroportuale di “Ronchi” (così viene chiamato, affettuosamente, l’aeroporto) è quella di essere un campo di addestramento del 4° Stormo caccia. Correva l’anno 1935. Questo è quanto si sa della prima testimonianza della presenza di questo aeroporto, come si evince da un rapporto scritto dal Comando dell’aeroporto “F.Grego” di Gorizia. Era il 30 novembre di quell’anno e Ronchi dei Legionari veniva riconosciuto come “campo di addestramento”.

Passa qualche anno, scoppia la II Guerra Mondiale. Dal luglio del 1943 all’8 settembre dello stesso anno, ripiega proprio a Ronchi il 17° Gruppo caccia. Poi, tutto tace. Sommessamente e dignitosamente.

Il primo volo civile nazionale

Gli anni ’50, nel pieno della ricostruzione, la zona di Ronchi dei Legionari viene selezionata come sede di un aeroporto civile: l’infrastruttura c’è già, la posizione è strategica, i friulani sono gente sveglia: si può fare. Nel 1956 viene costituito il Consorzio per l’Aeroporto Giuliano che, a valle dell’assenso ottenuto dal Ministero della Difesa, elabora un piano di sviluppo dello scalo friulano.

Così, il 2 dicembre 1961, Rochi dei Legionari dà il “la” alla sua attività: il primo a decollare è un Douglas DC-3 della compagnia aerea Società Aerea Mediterranea sulla tratta Trieste-Roma. Aprirà la strada commerciale tra il nord-est e la capitale. Passano meno di quattro anni dall’inaugurazione del primo volo, e già l’aeroporto Ronchi dei Legionari mira ad espandersi. E’ il momento dei primi ritocchi tecnici sostanziali: si inaugura il primo tronco della pista, seguito da un raccordo e dalla nuova palazzina dell’aerostazione.

Il primo volo internazionale

Trieste guarda avanti, in alto e anche oltre. Oltre confine, nello specifico. E’ il 1967 e l’aeroporto di Ronchi dei Legionari è pronto per il suo primo volo internazionale: il primo ad atterrare è un Fokker F27, per un volo charter della compagnia tedesca LTU International diretto da Düsseldorf a Trieste. Questa è la prima lungimirante pietra che da allora in avanti avrebbe trasformato “Ronchi” in un aeroporto internazionale e gettonato qual è oggi.  E’ Trieste, infatti, il punto di collegamento privilegiato con l’Europa del Nord e la Germania. Un’apertura importante che fa scaturire la necessità di migliorie tecniche e tecnologiche. Siamo nel 1968 e viene inaugurato il primo ILS-Instrumental Landing System (sistema di avvicinamento strumentale di precisione ILS) che permette di volare e atterrare/decollare anche in LVC (lowvisibilitycondition), ossia in condizioni di bassa visibilità.

Passano appena pochi anni, arriva il 1970 e Ronchi supera per la prima volta i 100 mila passeggeri in un anno: è un successo. Appena 8 anni dopo, nel 1978, la pista viene allungata fino a 3000 metri, assumendo la lunghezza attuale. Quattro anni dopo, nel 1982, viene inaugurata la nuova torre di controllo. L’aeroporto di Trieste si prepara per grandi traguardi. Si pensano alle migliorie con uno sguardo al futuro.

Così, nel 1998, ecco che i lavori di ampliamento e modernizzazione dell’aerostazione vengono ultimati, dando così nuova linfa a questa preziosa infrastruttura: una capacità di un milione e mezzo di passeggeri all’anno sono un traguardo importante, così come la costruzione di un’altra aerostazione dedicata solo agli scali-merci.

Tempi moderni

Al varco con il nuovo millennio, l’aeroporto si ritruttura ancora. Dal 1997 viene gestito dalla società Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A., una S.p.A partecipata al 51% dal Consorzio per l’Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A. e per il 49% dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Nel 2007, ottenuta l’autorizzazione da Enac, riceve in appalto quarantennale le operazioni dell’aeroporto concluse quelle di handling e i servizi di assistenza a terra.

L’anno seguente, i collegamenti si ampliano garantendo pressoché tutte le destinazioni per utenti executive e turismo. Viene, infatti, istituito un servizio di aerotaxi on demand operato da FlyDirect, in collaboraziorazione con l’austriaca Europ-Star per la fornitura degli aeromobili.

Il nuovo corso

Nel 2010, l’aeroporto passa di mano. Le quote del Consorzio vengono assorbite completamente dalla Regione, così che nel luglio dello stesso anno l’aeroporto diventa di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia, con il 100% delle quote.

L’anno seguente, la giunta regionale approva il via a quello che sarebbe stato il nuovo polo intermodale, esteso in un’area di quasi 500 000metri quadri, costruito a “collegamento ideale” tra lo scalo aeroportuale e lo scalo ferroviario Venezia-Trieste. Un’idea importante per offrire agli utenti dell’aeroporto una fluidità importante nei collegamenti, facilitando la logistica tra la stazione ferroviaria e l’aeroporto con un nodo di scambio passeggeri fra aereo, gomma e ferro.

Arrivano gli anni dei record. Il giorno del 3 settembre 2007 è scritto negli annali: Ronchi dei Legionari raggiunge il recordi di 75 i voli in arrivo e in partenza, con 6.107 passeggeri in un solo giorno. Il 2012 e Trieste conosce il suo apice: record di passeggeri che arrivano a toccare il numero di 882.146 persone che hanno volato su Trieste in un anno. Un successo.

I nuovi aggiornamenti

Nella primavera del 2016, Ronchi dei Legionari si rifà il make up per essere ancora più comodo per i passeggeri e internazionale nei collegamenti offerti. Si celebra il 175° anniversario di fondazione delle Assicurazioni Generali, capaci di rendere l’aeroporto vivace e frizzante. Inoltre, prendono il via i nuovi lavori per il rifacimento dell’area partenze che aggiungono anche due nuove aree di ristorazione bar e ristorante, attualmente gestite da Chef Express.

L’anno successivo, inizia la costruzione del nuovo polo intermodale nell’area prospiciente il terminal, al fine di agevolare i passeggeri offrendo loro un rapido interscambio con i mezzi pubblici di collegamento. Il 19 marzo 2018 viene inaugurato il nuovo polo intermodale: nuova stazione ferroviaria “Trieste Airport – Ronchi dei Legionari” collega il treno con il terminal passeggeri tramite una passerella sopraelevata lunga 425 metri. In più, una nuova autostazione per bus con 16 stalli, un parcheggio multipiano da 500 posti e un parcheggio a raso da 1000 posti.

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