La nascita di Tolmezzo

Nascita di Tolmezzo
Nascita di Tolmezzo

Il 12 Settembre 1258 il primo Patriarca guelfo di Aquileia, Gregorio di Montelongo, emana una serie di provvedimenti che possono costituire la nascita di Tolmezzo, quale centro cittadino della Carnia.

Si decreta, infatti, che chi vuole stabilirsi a Tolmezzo si vedrà assegnato un lotto di terreno per la costruzione di una casa con il diritto alla cittadinanza nel borgo.

A Tolmezzo c’era già un castello, sede del Gastaldo della Carnia, una figura che rappresentava il Patriarca e lo sostituiva nell’amministrazione della giustizia e nella gestione dei possedimenti aquileiesi del territorio.

Per quale ragione il Patriarca Gregorio voleva creare lì anche un centro urbano?

Perché desiderava attivare un grosso mercato nell’area montuosa occidentale del Friuli, facilmente raggiungibile dagli abitanti della Carnia e sotto gli occhi del gastaldo patriarcale. Esso avrebbe consentito il controllo commerciale della Carnia, in opposizione al mercato di Venzone, di parte ghibellina cioè imperiale, antagonista agli interessi patriarcali.

A Tolmezzo un mercato c’era già da qualche anno (1255) ma Gregorio voleva incrementarlo, favorendo un movimento di genti e di merci. Così il piccolo borgo, nato ai piedi del Castello, si sarebbe ingrossato favorendo sia lo sviluppo di attività artigianali, di accoglienza e ristoro per le genti di passaggio, sia la crescita di una comunità cittadina, fedele al Patriarca.

Il documento del 1258 precisa che la giurisdizione su Tolmezzo deve restare sempre ai Patriarchi e chiarisce che nulla doveva spettare al Conte di Gorizia, eterno rivale.

Questo feudatario, quale avvocato della Chiesa di Aquileia, secondo antiche disposizioni imperiali, aveva giurisdizione sul territorio Carnico, prima dell’istituzione della Gastaldia della Carnia.

Per rendere più sicura la strada di Monte Croce Carnico con lo sviluppo di una comunità posta nell’alta valle del torrente But, il Patriarca Gregorio, nel 1259 concede gli stessi privilegi di Tolmezzo al borgo corrispondente a Paluzza. Tuttavia Paluzza non gode di mercato e perciò il suo sviluppo è inferiore a quello di Tolmezzo.

Chi era il Patriarca Gregorio di Montelongo?

Era un uomo d’arme. Nel 1238 era stato legato e comandante dell’esercito papale in Lombardia, durante il periodo della Lega Lombarda quando il Papa sosteneva gli interessi dei Comuni nella lotta contro l’imperatore del Sacro Romano Impero.

Nel 1246 l’esercito papale era riuscito ad impadronirsi di Parma tenendo in scacco l’esercito imperiale.

Gregorio di Montelongo era in pratica il capo dei Guelfi in Italia e cioè fanatico sostenitore del partito papale, contro quello ghibellino, devoto all’Imperatore.

Gregorio, quando viene eletto non è neppure vescovo. È un uomo pratico, attento a ridurre il debito del Patriarcato diventato ingente.

A suo merito va il rilancio della Carnia. Infatti, come si è detto, stabilisce che a Tolmezzo ci sia un mercato e promuove la crescita del borgo. Nel contempo non trascura l’Istria, interviene contro i feudatari ghibellini a difesa dei suoi diritti ed entra in conflitto con il Conte di Gorizia. Nel 1266 il potente feudatario goriziano lo prende prigioniero mentre dorme nei pressi di Villanova dello Judrio,  lo porta a Gorizia semivestito e a piedi nudi.

In cattività cede alle richieste del conte e torna a Cividale mentre il suo vice dominio Alberto, Vescovo di Concordia, viene ucciso in un agguato a Medea. Dopo 2 anni muore Gregorio ma poco prima era morto anche Papa Clemente IV.

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