Nei pressi di Monfalcone ed a poca distanza dal Carso si trova Ronchi dei Legionari. ”Ronchi” deriverebbe dal verbo latino “runcare” che significa disboscare. Nel medioevo lo troviamo citato come “Ronches” ma nel ‘700 la parlata veneto-bisiaca lo trasforma in “Ronchi”. Con “Ronchi” s’intendeva un territorio suddiviso in piccole comunità come Soleschiano, Ronchietis ecc.
Il suo attuale nome Ronchi dei Legionari è legato ai mille legionari di Gabriele d’Annunzio che, partendo da tutta Italia, qui si erano riuniti nel 1919 per quella che passa alla storia come “L’Impresa di Fiume”.
Questi legionari erano un gruppo di nazionalisti indignati dagli accordi di Parigi che penalizzavano l’Italia nonostante essa sedesse al tavolo delle trattative tra le nazioni vincitrici del Primo Conflitto Mondiale.
Infatti, secondo quanto pattuito segretamente con Londra, prima della guerra, in caso di vittoria all’italia sarebbe toccata anche la Dalmazia che, invece, a Parigi le veniva negata.
Il poeta e aviatore militare Gabriele d’Annunzio, che impersonava l’ideale di nazionalista Italiano, si dichiarò pronto a passare all’azione manifestando il suo disprezzo per le trattative diplomatiche in corso. Così infiammò, attraverso i suoi appelli, gli animi di molti giovani ed ex combattenti, delusi e arrabbiati, pronti a seguirlo e, con un pugno di uomini, i mille legionari appunto, partì da Ronchi ed occupò Fiume (Rijeka), le isole di Cherso (Cres), Veglia (Krk) e Lussino (Lošini), istituendo la Reggenza Italiana del Quarnero.
Oggi a Ronchi dei Legionari si può ammirare una colonna posta davanti al cimitero del paese in ricordo di d’Annunzio e della “Presa di Fiume”. Inoltre c’è una lapide posta sulla casa che ospitò il vate, durante il suo soggiorno in questa zona, collocata fuori Ronchi in direzione Monfalcone.
Nella cittadina di Ronchi val la pena di visitare la chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Essa fu costruita nel quattordicesimo secolo, ampliata nel 1646, ricostruita nel 1780 e danneggiata nella Prima Guerra Mondiale. Nel 1923 fu nuovamente riedificata. Purtroppo a causa del Primo Conflitto Mondiale subirono danni irreparabili anche la chiesa di San Silvestro, demolita definitivamente nel ‘23, e la chiesa di San Poletto.
Ronchi dei Legionari è fornita anche di un aeroporto, attrezzato per i voli nazionali ed internazionali, che la rendono un centro di passaggio frequentatissimo da tutti coloro che in regione utilizzano la viabilità aerea.