Aquileia – la fondazione

Aquileia la fondazione
Aquileia la fondazione

Aquileia viene fondata nel 181 a.C. su incarico dei triunviri romani: P. Scipione Nasica, C. Flaminio e l. Manlio Acciaino. Ne fa testimonianza una lapide che si trova nel museo archeologico.
La cerimonia della fondazione è di stile etrusco: viene delimitata un’area quadrata con un aratro trainato da una mucca e un toro, ovviamente dopo aver invocato gli dei perché benedicano la nuova città.

La leggenda racconta che il nome di Aquileia derivi dalla presenza di un aquila che sorvolava ripetutamente l’area destinata alla costruzione. Altri lo fanno derivare da un termine più antico che fa riferimento all’acqua.

Aquileia è inizialmente una colonia, cioè  uno stato autonomo alleato con Roma. I coloni, diversamente dai cittadini dei municipi che erano considerati autentici romani (municipium da manus che implica diritti ma anche doveri), venivano considerati soldati, pagati dall’esercito anche per opere di costruzione edilizia come strade, mura, ecc secondo il modello romano.

C’erano, dunque, incentivi per chi si trasferiva lontano, in luoghi di frontiera come Aquileia, che rendeva l’impresa dei coloni vantaggiosa.

E chi erano questi coloni? non si sa molto, ma è probabile che fossero gente sannita ma anche stranieri approdati li per ragioni commerciali tipo macedoni o siriani. Certo è che nel 169 Roma invia ad Aquileia 1.500 famiglie di coloni, facendo così salire la popolazione di 20 mila persone. Mentre i terreni coltivati si estendevano fino al Collio e al Tagliamento c’era la necessità di rinforzare le mura di cinta di Aquileia a scopo difensivo a causa delle continue minacce di incursioni da Nord e da Est.

Aquileia via via acquisisce importanza e s’ingrandisce. Nel 90 a.C. le viene conferita la cittadinanza romana e si trasforma in municipio.

Giulio Cesare soggiorna ad Aquileia dal 58 al 56 a.C. con tre legioni e qui vi stabilisce i quartieri invernali durante la guerra contro i Galli, mentre la flotta romana sverna al sicuro nel porto di Grado.

Aquileia era considerata luogo piacevole di soggiorno anche nel periodo imperiale.

Ottaviano Augusto si trattiene a lungo ad Aquileia più volte, soprattutto dopo aver vinto Antonio ad Anzio.

Nel 12 A.c. è ad Aquileia con la moglie Livia e i due figli: Giulia e Tiberio. La famiglia imperiale amava il cibo della zona in particolare, il pesce, sia fresco che conservato, e il vino della costiera di Duino, preferito al Falerno in uso a Roma.

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