A due anni di distanza dalla visita di Papa Francesco in Friuli, il ricordo appare tutt’ ora vivo nelle coscienze dei fedeli che ne presero parte. Era il 13 settembre 2014 quando Papa Francesco arrivò in terra Friulana per commemorare, nel più grande sacrario militare italiano, i cento anni della ricorrenza della Grande Guerra.
Un’ avvenimento importante per il Friuli, il quale ha vissuto in prima linea le tragiche vicende belliche. Nel Sacrario militare di Redipuglia, con i suoi centomila morti, il Papa ha voluto omaggiare i caduti di tutte le guerre del mondo.
L’ omelia di Papa Francesco è stata un momento di commozione, capace di risvegliare le coscienze di tutti, ricordandoci non solo i tragici eventi della Prima Guerra Mondiale, altresì di tutte le guerre del mondo. Ha esordito con le parole di Caino “A me che importa di mio fratello”, per proseguire ricordandoci il valore di memoria che il Sacrario ha, e che spesso dimentichiamo. Luogo della memoria, che ci ricorda le vittime della guerra, e i motivi per cui la pace dovrebbe essere sovrana, sempre.
Il Friuli è una terra che ha combattuto in prima linea, come ci dimostrano i numerosi luoghi della memoria sparsi in tutta la regione, di cui il Sacrario è la punta dell’ iceberg. La stessa Redipuglia, situata nel comune di Fogliano Redipuglia, in provincia di Gorizia, sorge alle pendici del monte Sei Busi, conteso proprio durante il conflitto, nelle battaglie dell’ Isonzo.
Il territorio appartiene alla zona denominata Bisiaccaria, corrispondente ai territori meridionali della provincia di Gorizia. Territori ricchi di storia delimitati dal fiume Isonzo, dal golfo di Panzano e dal Carso. L’altopiano Carsico, costellato dalle sue trincee è stato lo sfondo delle più atroci battaglie della Grande Guerra, come ci ricordano le numerose trincee, ancora visitabili. Molti gli itinerari proposti dalla Regione per rivivere una storia che ci segna profondamente, da Ragogna, in provincia di Udine, al Monte Calvario, nei pressi di Gorizia, dal Passo Volaia, in Carnia, a Pinzano al Tagliamento.
Un territorio tanto ricco di storia non poteva lasciare indifferente Papa Francesco, il quale ha voluto lanciare un forte messaggio di pace, partendo dai luoghi che sono stati il teatro di tanta distruzione.
A presiedere alla messa papale erano presenti le autorità regionali, il Presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il Presidente del consiglio regionale Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, le forze dell’ordine, e molti dei rappresentanti delle diverse religioni presenti sul territorio.
In rappresentanza della multiculturalità erano presenti molte autorità religiose, tra cui il proto presbitero-stavroforo della Comunità serbo-ortodossa di Trieste, Raško Radovic, l’Archimandrita della Comunità Greco Orientale di Trieste, Gregorios Miliaris e il Vescovo serbo della Diocesi di Austria, Svizzera, Italia e Malta, Andrej Cilerdzic. Durante l’incontro con le forze armate il Papa è stato omaggiato del Foglio matricolare del nonno, Giovanni Bergoglio, bersagliere, che prese parte alla Prima Guerra Mondiale, mentre il Papa ha ricordato il fondamentale ruolo delle forze armate per garantire la pace.
La Regione si è mobilitata per rendere la visita del Papa quanto più agevole possibile. Sia la protezione civile che il sistema sanitario si sono mossi per scongiurare qualsiasi imprevisto. Molti i volontari che hanno contribuito all’ottima riuscita della visita, agevolando sia i numerosi fedeli accorsi sia l’arrivo del Papa.
Tutte le autorità presenti hanno accompagnato Papa Francesco all’ aeroporto di Ronchi dei Legionari, per augurargli un buon rientro e donargli un ricordo dell’importante giornata celebrata. Per ringraziarlo il presidente Debora Serracchiani, a nome della Regione gli ha offerto la “Croce di Aquileia”, un manufatto in legno massiccio di castagno con sfondo mosaicato dalla prestigiosa scuola di mosaico di Spilimbergo, in provincia di Pordenone.
Inoltre, il Papa è stato omaggiato de “Il Vangelo secondo Marco – Il vanzeli seont Marc”, un manoscritto originale illustrato, realizzato dallo Scriptorium Foroiuliense di Ragogna e il prototipo della medaglia coniata per ricordare i caduti italiani nella guerra del 1914-1918.
Una visita, quella di Papa Francesco, in territorio Friulano, che rimarrà indelebile nella memoria di chi l’ha vissuta.