Il castello di Colloredo: Colloredo di Monte Albano

castello di Colloredo di Monte Albano
castello di Colloredo di Monte Albano

Durante il periodo di massimo potere del Patriarcato di Aquileia, che fu raggiunto nel tredicesimo e quattordicesimo secolo, esso decise, al fine di tutelare il territorio dalle invasioni, di costruire nuove e numerose fortificazioni, le quali assicuravano ai patriarchi un pieno controllo del territorio circostante.

Tra queste, sorse anche il castello di Colloredo, dalle cui torri era possibile controllare i castelli dei paesi confinanti, nonchè sorvegliare le strade che giungevano al paese.

Il castello di Colloredo venne costruito non solo per scopi strategico-militari, ma anche per assicurare alla famiglia possidente un luogo sicuro, dove poter raccogliere le produzioni agricole ed i frutti dei numerosi diritti feudali.

Infatti si può osservare che, in quanto stabile dimora della famiglia, questa rimase sempre insediata nel castello, e non fu oggetto di attacchi bellici di gravosa importanza: la storia del castello è principalmente caratterizzata da piccole scaramucce, azioni di difesa dagli attacchi di bande armate, o da tensioni con i vicini feudatari.

Il castello di Colloredo ebbe quindi un ruolo più politico che militare. Ciò si può dedurre dalla natura puramente compositivo-architettonica del castello, che non presenta eccessive misure di difesa, le quali furono infatti, nel corso dei secoli, sostituite con caratteristiche più tipicamente abitative. Inoltre, bisogna anche soffermarsi sul fatto che i suoi castellani ricoprivano ruoli puramente politici e culturali.

Le molteplici modifiche apportate durante la sua storia sono state quasi sempre determinate dalla volontà dei signori di rendere migliori e più accessibili le abitazioni.

Nonostante ciò, ci sono però un paio di necessarie misure di difesa che dovevano per forza essere adottate e mantenute. Infatti, essendo il castello di Colloredo posto su un colle che presentava un versante più dolce, e quindi più vulnerabile, necessitava di essere dotato di torri, cinte e fossati, costruiti allo scopo specifico di proteggere quel versante più delicato.

Per la costruzione del castello era stata scelta una delle colline più alte dell’antico feudo di Mels. Questo rilievo era ricoperto di corileti, ovvero piante di nocciolo. Il termine “corileti” deriva dal termine latino “coluretum”, che è stato poi trasformato in “Colloredo”. Un’antica interpretazione vorrebbe che il termine Monte Albano venisse da Albano di Waldsee, capostipite della dinastia friulana. Inoltre, Albana è anche il nome di un altro castello, posseduto dai Mels nel Cividalese.

La storia di Colloredo antecedente la fondazione del castello non è molto nota. Il più antico documento che nomina Colloredo risale all’aprile del 1252, e nomina un certo “Johanne de Colloredo de Monte Albano”, di cui, purtroppo, non molto è saputo.

Alcuni studi hanno però ipotizzato, sulla base di ricerche che hanno portato al ritrovamento di reperti di varia natura, l’esistenza di un precedente insediamento, posto sulla sommità del colle, probabilmente composto da famiglie di contadini.

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