In aereo dal Friuli per vedere Napoli, un viaggio per tutti

Dalla caratteristica Spaccanapoli al Maschio Angioino, passeggiando sul lungomare di Mergellina fino a Castel dell’Ovo, Napoli è gioiello del Mar Tirreno. Qui troverai una guida utile e dettagliata su cosa vedere a Napoli centro in 2, 3 giorni viaggiando dal Friuli

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Cosa vedere a Napoli

Terzo comune italiano per popolazione, Napoli è da considerarsi una delle città più affascinanti della nostra penisola. Ricca di storia e tradizioni, il capoluogo campano può vantare un patrimonio culturale e artistico immenso a testimonianza di tutte le dominazioni a cui è stato soggetto.

Visitando la città, infatti, potrai imbatterti in scenari unici e scorci meravigliosi. Dal Vomero, ad esempio, potrai ammirare il panorama mozzafiato del Golfo di Napoli e la maestosità del Vesuvio, uno dei più importanti vulcani attivi europei. Dal Maschio Angioino fino alle vie più caratteristiche come Spaccanapoli, potrai godere dei tesori nascosti del centro storico, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

E ancora Piazza del Plebiscito, il Teatro San Carlo e la fitta schiera di musei saranno mete piacevolissime e facilmente raggiungibili, anche a piedi. Inoltre, Napoli è città di chiese e palazzi storici: tra i tanti, non potrai mancare di vedere Castel dell’Ovo e la Basilica di San Lorenzo Maggiore, la Chiesa dei Girolamini e Castel Sant’Elmo.

Ma i veri tesori si nascondono sotto terra. Impensabile non visitare la celebre Napoli Sotterranea, con il suo intricato labirinto di gallerie e catacombe. Qui avrai la possibilità di seguire una guida esperta attraverso gli scavi, ammirando percorsi segreti e antichissimi e ascoltando vecchie storie della Napoli che fu. Insomma, dalle Catacombe di San Gennaro alla Galleria Borbonica, lo spettacolo è assicurato!

Napoli è sempre stata considerata tra le città più importanti della Magna Grecia e con la sua storia millenaria offre un tour tra arte e storia antica e moderna. Per questo motivo, dovrai per forza spingerti oltre il centro storico e visitare tutti i siti archeologici di rilevanza internazionale nel territorio circostante: da quelli più celebri di Pompei ed Ercolano fino ai nuovissimi reperti portati alla luce nell’antica Oplonti. Per maggiori informazioni ti consigliamo di leggere la nostra guida ai migliori siti archeologici del territorio Dal Friuli per scoprire Napoli antica, una guida ai siti archeologici.

Se sei in cerca di relax, allora una gita in aliscafo è quello che ti serve. Le mete? C’è l’imbarazzo della scelta: da Capri a Ischia, fino a Procida e Ponza. Tutte le isole antistanti il Golfo di Napoli, infatti, sono luoghi turistici d’eccellenza, ricco di bellezza naturali, ristoranti e incredibili strutture alberghiere. Per saperne di più ti consigliamo di leggere la nostra guida Dal Friuli per visitare le Isole di Napoli.

Inoltre, Napoli è famosa anche per l’arte dei pizzaioli, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’Umanità. Quindi, prima di lasciare la città, non potrai non assaggiare la pizza più famosa del mondo. E magari concludere il pasto con uno dei migliori caffè italiani.

QUI TROVI LE NOSTRE GUIDE:

Storia di Napoli

Quella di Napoli è una storia decisamente plurimillenaria. Fondata dai Cumani nell’VIII secolo a.C., Parthenope – primo e più antico nome della città (ancora oggi i suoi abitanti sono conosciuti come partenopei) – si distinse subito dalla vicina Cuma. Al suo nome si legano innumerevoli miti e leggende. La stessa origine del nome, infatti, prende spunto dall’antica tradizione mitica della sirena Parthenope, la cui tomba pare si trovasse proprio nel territorio circostante. In realtà, le tracce più antiche all’origine della città risalgono al Neolitico Medio. Tanti, infatti, sono stati i reperti trovati nell’area compresa tra Pizzofalcone e il territorio cumano.

Parthenope però non corrisponde geograficamente all’attuale territorio partenopeo. Neapolis, infatti – che in greco vuol dire “città nuova” – fu fatta edificare, a qualche chilometro di distanza, dagli antichi oligarchi di Parthenope che, espulsi dalla città, avevano trovato rifugio nella vicina Capua. Sin da subito, grazie anche ai privilegiati rapporti con Atene, Neapolis assunse il controllo commerciale del Mediterraneo.

Sul finire del V secolo a.C. la città dovette far fronte all’imminente minaccia osca. Gli Osci, infatti, dopo aver conquistato Cuma e Capua, puntarono dritti verso la capitale campana. La città reagì in modo molto particolare: infatti, prima aprì le cariche pubbliche alle élite osche e successivamente, nel IV secolo a.C., si schierò contro Roma a fianco dei Sanniti. Al termine della Seconda Guerra Punica, Roma conquistò la città, lasciandole però grande autonomia.

Al periodo romano e a Napoli si legano diversi e importanti eventi storici: dall’interesse di Pirro e Annibale, che la risparmiò dalla distruzione, fino all’82 a.C. quando subì devastazioni e stragi da parte di Silla e del suo esercito. Inoltre, Napoli, nello stesso periodo, non si è fatta mancare diversi personaggi letterari rilevanti. Si pensi, ad esempio, a Virgilio e Orazio che qui studiarono presso la Scuola di Sirone. Nel 72 a.C., infatti, la città conobbe un gran fervore culturale con la nascita di scuole e corporazioni. Diverse ipotesi, inoltre, indicano Neapolis come la città in cui si formò e organizzò la congiura ai danni di Cesare e, dunque, dove furono decise le sorti di Roma.

Dal I secolo a.C. fino al I d.C., Neapolis viene ricordata come città molto serena, meta degli ozi dei ricchi proprietari. Proprio sul Monte Echia, infatti, luogo dove era sorta l’antica polis greca, sorgeva la magnifica villa di Lucio Licinio Lucullo. A pochi chilometri di distanza, invece, nella zona di Posillipo, si possono ancora ammirare i ruderi della villa imperiale di Publio Vedio Pollione.

L’età augustea, al contrario, non portò grande fortuna a Napoli. Nel 79 d.C., infatti, l’intera città fu distrutta da un violento terremoto: erano le scosse che avrebbero preceduto la famosa eruzione pliniana del Vesuvio che distrusse le città di Ercolano e Pompei, e fu osservata dalla vicina Miseno da Plinio il Vecchio e descritta, qualche anno più tardi, dal nipote, Plinio il Giovane.

A partire dalla seconda metà del I secolo d.C. Napoli divenne uno dei più importanti centri del Cristianesimo. Tra le figure di spicco di questo periodo si ricorda soprattutto quella del primo vescovo napoletano, Aspreno, figura religiosa spesso ascritta a una sfera mitica. Tuttavia le numerose leggende attorno alla nascita del cristianesimo napoletano non sono legate solo al nome del vescovo, ma anche alla figura di Costantino come appaltatore di svariate chiese costruite sul territorio.

Dal 400 d.C. in poi, Napoli fu ripetutamente assediata dalle popolazione barbare, ma subito dopo il 476, quando Romolo Augusto fu imprigionato da Odoacre a Castel dell’Ovo, a partire dal VI secolo circa, la città divenne uno dei centri nevralgici dell’Impero Romano d’Oriente. Dal 542 a.C., invece, per circa sei secoli, rimase sotto il dominio bizantino; in questo periodo, oltre a essere edificati numerosi monasteri, si iniziò a parlare di Ducato di Napoli.

Fu proprio il Ducato di Napoli l’ultimo a cadere, 600 anni dopo, in mano normanna e nel 1195, agli albori del Regno di Sicilia, sotto la guida di Ruggero II, la capitale fu spostata per la prima volta dalla città partenopea a Palermo. In questo periodo, una delle figura più importanti fu sicuramente Federico II. Il sovrano svevo, infatti, dopo aver represso le rivolte interne alla città, fondò nel 1224 l’Università Statale, prima università pubblica laica e tra le più antiche d’Italia e del mondo.

Durante il periodo angioino, dopo la vittoria conseguita nella battaglia di Benevento, Napoli cedette a Carlo I d’Angiò e si piegò alle atroci persecuzioni di chi aveva appoggiato il dominio svevo di Federico. Ma alla dinastia angioina si devono anche due edifici-simbolo di Napoli: Carlo I, infatti, fece costruire il Maschio Angioino, mentre Giovanna d’Angiò, Castel Sant’Elmo. Inoltre, proprio in questo periodo Napoli fu nominata capitale del Regno e con Roberto d’Angiò, la storica Università federiciana divenne una delle più importanti d’Europa.

Dopo le due storiche dominazioni dei Bizantini e degli Angioini, nel 1442 fu la volta degli Aragonesi. Con Alfonso V d’Aragona la città, oltre ad essere ampliata, conobbe un periodo di grande splendore che la erse a massimo centro dell’Umanesimo. Tra le eminenti personalità attorno alla corte spagnola impossibile non citare Antonio Beccadelli, detto il Panormita, e Lorenzo Valla.

Un discorso a parte merita sicuramente il panorama artistico napoletano dopo l’arrivo, nel 1606, di Michelangelo Merisi, passato alla storia come il Caravaggio. Attorno alla sua figura si creò infatti una vera e propria cerchia di artisti di caratura internazionale e un’eccelsa scuola artistica napoletana. Tra gli altri illustri nomi legati alla città si ricordano Giambattista Vico, Giovan Battista Marino, Luigi Vanvitelli e Giulio Cesare Cortese; fu proprio quest’ultimo a dare dignità alla lingua dialettale napoletana.

Dopo il 1713, anno in cui cadde il dominio spagnolo, Napoli passò, nel 1799, in mano ai francesi, prima con Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone e, successivamente, con Gioacchino Murat. Nel 1860, un anno prima dell’Unità d’Italia, il Regno delle Due Sicilie fu conquistato da Giuseppe Garibaldi, il quale entrò trionfante a Napoli nell’attuale piazza 7 settembre.

Dopo il 1861 la città partenopea conobbe un periodo di profonda crisi, soprattutto a causa dell’epidemia di colera del 1883. Questi, però, furono anche gli anni di uno dei sindaci più amati di Napoli, Nicola Amore. Sotto la sua gestione la città tornò alle meraviglie di un tempo, anche grazie al progetto e alla realizzazione di Corso Umberto I e della Galleria omonima.

Rispetto alla Prima Guerra mondiale, in cui Napoli continuò a distinguersi come capitale del Mezzogiorno italiano, i bombardamenti furono molto più intensi e continui durante la Seconda: il numero dei raid aerei, infatti, arrivò a 200. Di questo periodo si ricordano la visita di Adolf Hitler in città, nel 1938, e l’ultima grande eruzione del Vesuvio avvenuta sei anni più tardi.

Ecco la guida utile e dettagliata alle 13 cose da fare e vedere a Napoli in 2, 3 giorni

Il Maschio Angioino affacciato sul Mediterraneo, la via di Spaccanapoli che spezza la città in due perfette simmetrie, Piazza del Plebiscito, Castel dell’Ovo e il Cristo Velato: a Napoli non manca proprio niente. Per non parlare della pizza o del caffè! Insomma, chi più ne ha più ne metta! Ma dobbiamo essere onesti: in 2, 3 giorni sarà impossibile vedere tutti i tesori nascosti di Napoli. Per questo motivo, abbiamo deciso di scegliere 13 tra le migliori cose da fare e vedere in centro città.

Spaccanapoli

1Perfettamente al centro delle città, Spaccanapoli è la più grande arteria viaria della Napoli antica. Salendo sul Vomero, dove potrai godere peraltro di una vista panoramica unica al mondo, la struttura risulterà chiarissima: un lunghissimo vicolo che taglia il capoluogo a metà e divide la zona Nord da quella Sud.

Spaccanapoli
Spaccanapoli

In sostanza, Spaccanapoli è un piccolo gioiello di tradizioni e di storia: originariamente, infatti, collegava piazza San Domenico Maggiore a via Duomo, mentre in epoca romana fu estesa fino alla piazza del Gesù Nuovo. Nella concezione attuale, mai la via è stata così lunga, coinvolgendo diversi quartieri storici: via Pasquale Scura, il cuore dei Quartieri spagnoli, via Maddaloni, via Domenico Capitelli, via Benedetto Croce e via San Biagio dei Librai.

Passeggiando proprio lungo San Biagio, potrai imbatterti in un’altra storica e nota via della città: San Gregorio Armeno, celebre per essere la via delle botteghe artigiane di presepi. Lungo la via di Spaccanapoli potrai visitare o semplicemente ammirare dall’esterno alcuni tra gli edifici più importanti della città: dalla Basilica di Santa Chiara alla Chiesa del Nuovo Gesù, ne troverai a bizzeffe!

Camminare lungo Spaccanapoli significa godere fino in fondo della più antica tradizione napoletana. Infatti, ancora oggi, oltre a edifici storici, sculture, obelischi e vecchie basiliche resistono alcune tra le più antiche botteghe artigiane, veri simboli della cultura partenopea.

Maschio Angioino

2Castel Nuovo, meglio conosciuto come Maschio Angioino, è un castello medievale e rinascimentale, simbolo della città di Napoli. Fatto costruire nell’attuale Piazza del Municipio sotto la dominazione angioina dal Re Carlo I, il quale fu anche primo proprietario, è stato più volte rimaneggiato nel corso del tempo. Infatti, il primissimo stile architettonico utilizzato è stato il gotico angioino, ma in una fase successiva, con l’avvento di Alfonso V d’Aragona, si è passati, appunto, al gotico aragonese.

Castel Nuovo
Maschio Angioino – Castel Nuovo

La fortezza con i suoi alti bastioni domina il Golfo di Napoli: uno spettacolo imperdibile che rappresenta al meglio la città in tutte le sue sfaccettature. Il progetto, originariamente, fu affidato nel 1279 al celebre architetto francese Pierre de Chaulnes, ma l’edificio rimase inutilizzato fino 1285.

Per gli appassionati di arte è sicuramente una visita imperdibile. Infatti, numerose sono le personalità che hanno soggiornato al castello o a cui semplicemente si lega il Maschio: si pensi a Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, alla grande stirpe dei Papi, o a Giotto. Proprio a quest’ultimo si deve l’affresco della vicina Cappella Palatina.

Oggi è sede del Museo Civico di Napoli e della Società Napoletana di storia-patria. Gran parte della struttura è visitabile, dalla Sala dei Baroni a quella dell’Armeria, fino alla celebre Cappella di San Francesco di Paola e la Cappella delle Anime del Purgatorio. Un luogo magico, intriso di storia, a cui non dovrai rinunciare per nulla al mondo!

Informazioni utili: orari e prezzi

Orari di apertura: Lunedì-Sabato 9:00 – 19:00; Domenica fino alle 14:00

Prezzo: Ridotto 4,00 euro; Intero 6,00 euro

Come arrivare a Castel Nuovo

Indirizzo: Via Vittorio Emanuele III, Napoli

Piazza del Plebiscito

3Piazza del Plebiscito, precedentemente nota come largo di Palazzo o Foro Regio, è una delle piazze più grandi, non solo di Napoli, ma di tutta Italia. Collocata nel quartiere di San Ferdinando, alla fine di via Toledo e a due passi dal lungomare, la piazza è il cuore pulsante del centro storico.

Piazza del Plebiscito
Piazza del Plebiscito

La storia della piazza è molto antica e risale al XVI secolo circa, anche se la struttura attuale è di qualche secolo più tardi. Infatti, solo nell’800 con l’arrivo di Gioacchino Murat si decise di sostituire l’antico slargo con una piazza geometricamente perfetta, nonostante fosse stato già abbellito da sculture seicentesche. Così nel 1809 iniziarono i lavori per quello che sarebbe diventato il Foro Gioacchino affidati all’architetto Leopoldo Laperuta e Antonio De Simone.

Con il ritorno di Ferdinando IV sul trono di Napoli il progetto murattiano fu ampiamente rivisto. Si decise così di edificare un colonnato, sempre a emiciclo, che avesse al centro una grande chiesa cristiana dedicata a San Francesco di Paola. Il bando per i lavori fu vinto dall’architetto Pietro Bianchi e la solenne inaugurazione di una delle più belle cartoline di Napoli avvenne nel 1846.

Quindi poche scuse. Piazza del Plebiscito è uno degli emblemi della storia di Napoli e un panorama unico in Italia. Inoltre, attorno alla piazza, oltre la Basilica reale pontificia di San Francesco di Paola, potrai ammirare altri edifici di notevole importanza storica: il Palazzo della Prefettura, Palazzo Salerno, le due statue equestri di Ferdinando I e Carlo III, realizzate da Antonio Canova e Antonio Calì (suo discepolo), e il magnifico Palazzo Reale.

Come arrivare a Piazza del Plebiscito

Indirizzo: Piazza del Plebiscito, Napoli. Trova il percorso con Goole Map

Palazzo Reale di Napoli

4Il Palazzo Reale, collocato a una delle estremità di Piazza del Plebiscito, è uno dei più importanti edifici di Napoli, simbolo delle diverse dominazioni di cui la città è stata oggetto. Nata come residenza storica dei Viceré e fatto costruire, nel 1600, da Ferdinando Ruiz de Castro in onore di Filippo III d’Asburgo, l’edificio, per come lo si vede oggi, fu completato solo tra il 1838 e il 1858 sotto Ferdinando II di Borbone.

Palazzo Reale di Napoli
Palazzo Reale di Napoli

Al progetto, inizialmente affidato all’architetto Domenico Fontana e poi proseguito da suo figlio Giulio Cesare, parteciparono molti nomi illustri dell’architettura. Da Genovese a Vanvitelli fino al Niccolini, infatti, il palazzo ha risentito dei numerosi cambiamente e si presenta in una commistione di stile barocco e neoclassico.

Il Palazzo non fu solo la residenza dei Viceré spagnoli, nel periodo in cui nacquero proprio i Quartieri omonimi, ma negli anni successivi fu la casa della dinastia borbonica e, subito dopo l’Unità d’Italia, dei Savoia. Oggi è uno dei più interessanti poli museali della città ed è anche sede della Biblioteca Nazionale.

Dallo Scalone al Cortile d’Onore sino alle sale più antiche dell’Appartamento Reale non potrai che rimanere affascinato dalle innumerevoli pitture, affreschi, arazzi e mobili d’epoca perfettamente conservati. Attraverso il percorso guidato potrai ammirare lo Studio del Re con la sua antichissima mobilia fino all’immenso Salone con il grande orologio bronzeo con Atlante che regge il globo sulle spalle.

Insomma, il Palazzo Reale è uno tra gli edifici più incredibili del capoluogo partenopeo e non dovresti proprio perderlo!

Informazioni utili: orari e prezzi

Orari di apertura: Giovedì e Martedì 9:00 – 20:00; Lunedì e Venerdì 9:00 – 14:00

Chiusura settimanale: Mercoledì.

Prezzo: Ridotto 3,00 euro; Intero 6,00 euro.

Sito web: www.polomusealecampania.beniculturali.it

Come arrivare a Palazzo Reale

Indirizzo: Piazza del Plebiscito, 1, Napoli

Teatro San Carlo

5Il Teatro San Carlo di Napoli, oltre a essere uno dei simboli della città, è un luogo davvero imperdibile. Teatro d’opera più antico del mondo, tra i più capienti e prestigiosi, è collocato di fronte Piazza del Plebiscito a pochi minuti dal lungomare. Più antico della Scala di Milano e della Fenice di Venezia, il Teatro San Carlo fu fatto costruire nel 1737 dal Re Carlo di Borbone che commissionò i lavori ai due architetti Giovanni Antonio Medrano e Angelo Carasale.

Teatro San Carlo

Negli anni il Teatro cambiò ripetutamente aspetto e diversi e illustri sono i nomi che si legano all’edificio. Già nel 1809, infatti, Niccolini lo ristrutturò e dopo l’incendio di qualche anno dopo ricostruì la facciata principale in pieno stile neoclassico.Tra i tanti che hanno calcato le tavole dell’antico teatro si ricordano Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Paganini e Bellini; un vero e proprio tempio della lirica osannato persino da Stendhal.

Inoltre, subito dopo la guerra fu il primo teatro a essere riaperto. Al suo interno potrai ammirare la meraviglia tipica dello stile barocco, ricco di decorazioni in oro, dalla sua sala principale a ferro di cavallo fino all’ampio palco reale. Caratteristici del teatro sono gli specchi associati a ogni loggia e che puntano al palco reale, dal momento che applausi e reazioni erano direttamente misurati a quelli del re.

Dal 2007, posta in alto all’edificio, si può nuovamente trovare la Triade della Partenope, già del Niccolini, e oggi totalmente ristrutturata. Con la sua acustica perfetta, inoltre, il Teatro San Carlo è davvero una perla della cultura partenopea, oltre che della cultura mondiale.

Ma visitando il Teatro avrai anche la possibilità di vedere il Memus, il Museo Memoria e Musica del San Carlo ospitato attualmente nei locali dell’adiacente Palazzo Reale. Al suo interno una mostra interattiva e un percorso di gallerie virtuali 3D ti guideranno alla scoperta dell’antica storia dell’edificio. Una sorpresa imperdibile!

Informazioni utili: orari e prezzi

Orari d’apertura: tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:15

Prezzi Teatro: Ridotto 7,00 euro; Intero 9,00 euro

Prezzi Memus: Ridotto 5,00 euro; Intero 6,00 euro.

Programmazione degli spettacoli: www.teatrosancarlo.it

Come arrivare al Teatro San Carlo

Indirizzo: Via San Carlo, 98, Napoli

Napoli Sotterranea

6Per i più avventurosi o per chi è interessato all’antica storia di Napoli, tra misteri e segreti sotto la città, tappa obbligatoria è sicuramente Napoli Sotterranea. Una serie di escursioni nei luoghi più incredibili e affascinanti proprio sotto il suolo del capoluogo campano. Quello che ti aspetta è un viaggio plurimillenario tra i tesori nascosti della città dall’epoca greca fino a quella più moderna.

Napoli Sotterranea
Napoli Sotterranea

Dai resti dell’antico acquedotto greco-romano al teatro, tra stretti vicoli sotterranei, cunicoli e gallerie, potrai vivere un’esperienza unica nel suo genere e davvero suggestiva! Inoltre, affidandoti a una guida locale competente ed esperta, potrai accedere anche ai vecchi rifugi antiaerei risalenti alla Seconda guerra mondiale.

Scendere fino a 40 metri di profondità circondato dalle splendide mura di tufo giallo non è una prova da sottovalutare. Infatti, la visita è fortemente sconsigliata per chi soffre di claustrofobia o chiunque possa avere difficoltà all’interno di spazi chiusi. Per chi, invece, avesse intenzione di intraprendere l’avventura, consigliamo di affidarsi soltanto ai siti autorizzati, dal momento che in città si trovano numerosi accessi ai sotterranei non sempre in linea con le direttive comunali o le messe in sicurezza.

Insomma, con scarpe comode e ben coperti anche nei mesi estivi, apprestatevi a vivere una delle esperienze più incredibili della vostra vita!

Informazioni utili sul percorso

Tutte le info sul sito ufficiale dell’Associazione Napoli Sotterranea: www.napolisotterranea.org

Castel dell’Ovo

7Castel dell’Ovo, anche conosciuto come Castrum Lucullanum, è il castello più antico di Napoli. Una fortezza imponente che domina il Golfo di Napoli e impreziosisce lo splendido panorama partenopeo. Infatti, il Castello, posto in via Partenope, tra i quartieri di Chiaia e San Ferdinando, sorge sul piccolo isolotto di Megaride, luogo dove fu fondata l’antica Parthènope nell’VIII secolo a.C.

Castel dell'Ovo
Castel dell’Ovo

Come gran parte degli edifici in città, anche Castel dell’Ovo ha una storia lunga e affascinante: basti pensare alla sua costruzione che va dal I secolo a.C. fino al XVI secolo. Proprio sull’isolotto e sul vicino Monte Echia, infatti, fu costruita, nel I secolo, la celebre villa di Lucio Licinio Lucullo.

L’aspetto attuale del castello lo si deve ai numerosi rimaneggiamenti dei secoli successivi che hanno visto le più svariate dominazioni: dagli Angioini agli Aragonesi fino agli ingenti danni subiti nel XIV secolo. Dalla Sala Sirena all’antro di Virgilio, dove pare che il poeta avesse rinchiuso in una gabbia un piccolo uovo (da qui la fantasiosa origine napoletane del nome), il Castello offrirà la possibilità di immergerti in ambienti ricchi di storie e leggende.

Inoltre, diversi ambienti del castello vengono oggi affittati per ospitare eventi pubblici e privati. Tra le cose più belle da vedere sicuramente la Torre Normanna e la Terrazza dei Cannoni dove potrai godere di un panorama di rara bellezza.

Informazioni utili: orari e prezzi

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:45; Domenica e festivi: 9:00 alle 14:00

Prezzo: Gratis

Come arrivare al Castel dell’Ovo

Indirizzo: Via Eldorado, 3, Napoli

Museo di Capodimonte

8Il Museo nazionale di Capodimonte, ubicato all’interno dell’omonima reggia, è sicuramente un luogo ricco di fascino e storia, oltra a uno dei più importanti musei del capoluogo partenopeo. Inaugurato nel 1957, anche se la reggia ospitava opere d’arte già dalla seconda metà del Settecento, è disposto su tre livelli in cui spiccano tra le pitture più importanti dal ‘200 a oggi.

Museo di Capodimonte
Museo di Capodimonte

Due le collezioni principali che potrai ammirare all’interno: la collezione Farnese e la Galleria Napoletana. La prima raccoglie le opere dei maggiori artisti italiani e internazionali da Raffaello a Tiziano, passando per il Parmigianino, El Greco e Guido Reni; la seconda, invece, è un omaggio alla cultura napoletana dal ‘200 al ‘700 e ospita opere conservate precedentemente all’interno delle Chiese di Napoli e dintorni. Spiccano, tra i tanti, nella Galleria Napoletana, i nomi di Simone Martini, Caravaggio e Luca Giordano.

Inoltre, all’interno del museo potrai vedere un’ultima grande collezione di rilievo, quella d’arte contemporanea, di cui è obbligatorio ricordare lo splendido Vesuvius di Andy Warhol. L’intero complesso, ideato da Carlo di Borbone per ospitare proprio la collezione Farnese, ha subito negli anni una serie di restauri e ristrutturazioni; gli ultimi lavori risalgono proprio agli anni Ottanta.

Insomma, per gli appassionati d’arte, il Museo di Capodimonte è assolutamente una chicca da non perdere!

Informazioni utili: orari e prezzi

Orari di apertura: 1° piano 8:30 – 10:30 tutti i giorni; 2° piano 9:30 – 17:00 tutti i giorni; Chiusura settimanale: Mercoledì.

Prezzi: Ridotto 8,00 euro; Intero 12,00 euro.

Aquisto dei biglietti online: www.museocapodimonte.beniculturali.it

Come arrivare al museo Capodimonte

Indirizzo: Via Miano, 2, Napoli

Lungomare di Napoli

9Per goderti al meglio un meritato relax dopo aver visitato i posti più caratteristici di Napoli, non dovrai perderti una lunga passeggiata sul Lungomare di Napoli. Non a caso, infatti, è considerato uno dei lungomari più belli d’Italia, non solo per i caratteristici ristoranti, bar e pizzerie lungo la via, ma anche per il meraviglioso panorama del Golfo di Napoli.

Lungomare di Napoli
Lungomare di Napoli

Esteso per ben 3 km, passando per quattro vie principali, via Caracciolo, via Partenope, via Mergellina e via Nazario Sauro, il lungomare di Napoli offre uno spettacolo unico sia d’estate che d’inverno. Da qui potrai ammirare tutte le bellezze del capoluogo campano: dalla collina del Vomero a Castel dell’Ovo, fino al Vesuvio e all’incantevole Capri.

Insomma, dal molo di Santa Lucia fino a Mergellina, il lungomare di Napoli si presenterà in tutto il suo splendore. Una passeggiata amata sia dai turisti che dai cittadini e che offre spettacoli, non solo paesaggistici, a tutte le ore del giorno.

Come arrivare al lungomare panoramicoVia Orazio, 137, Napoli

Castel Sant’Elmo

10Castel Sant’Elmo, utilizzato soprattutto durante il Regno di Napoli e quello delle Due Sicilie, è un castello medievale risalente al XIV secolo. Situato sulla collina del Vomero domina dall’alto l’intera città e da qui potrai godere di una meravigliosa vista panoramica del Golfo di Napoli.

Castel Sant'Elmo
Castel Sant’Elmo

Il nome trae origine dalla Chiesa del X secolo dedicata a Sant’Eramo (Eramo, infatti, è diventato nel tempo prima Ermo e poi Elmo), sulle quali rovine è stato edificato proprio il Castello. Il primo proprietario fu Roberto d’Angiò, ma la sua costruzione fu realizzata sui resti della torre d’osservazione normanna. Gran parte dell’edificio è stato ricavato dalla viva roccia in tufo giallo, caratteristica della città partenopea e visibile anche nei percorsi della Napoli Sotterranea.

Fulgido esempio di architettura militare cinquecentesca, oggi il castello è interamente visitabile. Negli spazi del Carcere Alto, invece, adibiti a polo museale, si trova la mostra permanente relativa al Novecento napoletano, ma spesso il Castello si rende protagonista di diverse mostre temporanee.

Il Museo del Novecento, eccellenza partenopea, ospita svariate collezioni. Qui potrai osservare più di 170 opere di 90 artisti napoletani o semplicemente legati in qualche modo alla città. Tra i tanti dobbiamo ricordare Federico Starnone, Bruno Starita e Francesco Galante.

Insomma, visitare Castel Sant’Elmo non ti darà solo la possibilità di immergerti in una storia antichissima, ma anche di accedere a tesori nascosti del più eminente Novecento napoletano.

Informazioni utili: orari e prezzi

Orari di apertura Castello: tutti i giorni dalle 8:30 alle 19:30

Orari di apertura Museo del Novecento: tutti i giorni dalle 9:30 alle 17:00

Chiusura settimanale: Martedì

Prezzi: Ridotto 2,50 euro; Intero 5,00 euro

Sito web del polo museale della Campania: www.polomusealecampania.beniculturali.it

Come arrivare a Castel San’Elmo

Indirizzo: Via Tito Angelini, 22, Napoli

Museo Archeologico di Napoli

11Il MANN, Museo Archeologico nazione di Napoli, è uno dei poli museali più antichi e importanti del mondo. Come per molte altre strutture del capoluogo campano, anche il Museo Archeologico deve la sua nascita alla politica culturale messa in atto da Carlo III di Borbone. Fu proprio lui, infatti, intorno al 1738 a promuovere l’esplorazione delle città vesuviane sepolte dalla storica eruzione del 79 d.C.

Museo Archeologico di Napoli
Museo Archeologico di Napoli

Attualmente il Museo presenta una serie di reperti provenienti non solo dagli scavi della città, ma anche dai diversi siti campani e del Sud Italia. Quattro sono le collezioni principali che potrai ammirare all’interno del MANN: la collezione epigrafica, quella farnese, la collezione numismatica (la più ricca in Italia) e Villa dei Papiri.

È bene sapere che la collezione Farnese è riconosciuta tra le più importanti raccolte rinascimentali italiane di antichità. Tra le tante opere che appartengono alla collezione Farnese non possiamo non ricordare il gruppo colossale del Toro e dell’Ercole e l’Artemide Efesia.

Informazioni utili: orari e prezzi

Orari d’apertura: tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:30; Chiusura settimanale: Martedì

Prezzi: Ridotto 7,50 euro; Intero 15,00 euro.

Mostre ed eventi: www.museoarcheologiconapoli.it

Come arrivare al Museo Archeologico

Indirizzo: Piazza Museo, 19, Napoli

Cosa mangiare a Napoli

12Quando si parla di tradizione culinaria, Napoli è spesso ricondotta a un piatto specifico: la pizza. Marinara e Margherita su tutti, in particolare quest’ultima, creata da Raffaele Esposito in onore della Regina Margherita di Savoia che riprende i colori della bandiera italiana. Seppur l’arte dei pizzaioli napoletani è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, la pizza non è l’unica prelibatezza che potrai assaggiare per le vie del centro storico.

Dall’eccellente street food alle pietanze più tipiche della cucina del Sud Italia, Napoli è patria di sapori e tradizioni antichissime, soprattutto per quanto riguarda i dolci. Pastiere, babà (anche se la sua origine non è napoletana, ma trovò qui la sua fortuna), struffoli e chi più ne ha più ne metta. Ogni festa, dal Carnevale al Natale, trova a Napoli una corrispondenza in un dolce specifico che non potrai fare a meno di assaggiare.

Una vera e propria istituzione napoletana è però la sfogliatella, e mi raccomando, stai attento alla differenza tra riccia e frolla, qui ci tengono, eh! Insomma, come per molte regioni italiane anche in Campania ogni piatto ha le sue varianti da città a città, ed è impensabile pronunciarsi in merito alla bontà dell’una e dell’altra portata!

E ancora, cannelloni, ragù, spaghetti cozze e vongole, soffritto, pasta e patate, braciole, alici impanate e fritte, mozzarelle di bufala, il casatiello. Il capoluogo partenopeo offre una vasta scelta di prodotti e sta a te decidere cosa assaggiare per primo. In città, inoltre, potrai trovare dai fast food, ai ristoranti con offerte vegan e gluten free. Ce n’è davvero per tutti! E a fine pasto non dimenticarti il caffè, tra i migliori al mondo!

Dove dormire a Napoli

13 Varia è l’offerta turistica di Napoli, soprattutto per quanto riguardo le strutture alberghiere. Infatti, sia in città che a pochi chilometri dal centro, potrai alloggiare a prezzi vantaggiosi ed economici.

Bed and Breakfast, Ostelli, Guest house: a Napoli non manca proprio nulla. Tutte le strutture ricettive saranno pronte ad accoglierti calorosamente e a offrirti un servizio unico per un soggiorno strepitoso. I costi, pur essendo molto variabili, sono quasi sempre contenuti e adeguati alle tue richieste.

Ad esempio, il prezzo medio di un hotel a 3 stelle in centro è di circa 60 euro a notte, in bassa stagione. Tra le zone consigliate spiccano sicuramente Piazza Dante e il Quartiere Chiaia per comodità e sicurezza, mentre sconsigliamo di alloggiare nei pressi della stazione.

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Meteo Napoli: che tempo fa?

Se leggendo la nostra guida hai deciso di partire per Napoli, allora ti consigliamo di continuare con queste utili informazioni relative al meteo. Il clima napoletano, infatti, è decisamente mediterraneo, tipico del Sud Italia: caldo e temperato.

Le temperature minime d’inverno variano da 0° a 5°, mentre d’estate l’afa si farà decisamente sentire. Nonostante tutto Napoli è bella e godibile in ogni stagione, quindi non farti troppo problemi relativi alla situazione metereologica. Il capoluogo campano resterà comunque un gioiello tutto da scoprire!

Qui sotto potrai trovare il Meteo di Napoli sempre aggiornato.

Napoli
pioggerella
13.1 ° C
14.3 °
12 °
83 %
1.3kmh
75 %
Sab
13 °
Dom
16 °
Lun
14 °
Mar
15 °
Mer
15 °

Come arrivare a Napoli

Il modo più veloce per raggiungere Napoli dal Friuli è prenotare un volo diretto andata e ritorno dall’aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari. Naturalmente potrai optare per diverse soluzioni a seconda delle tue necessità: autobus, treni e servizi di car pooling.

La durata del volo da Trieste a Napoli è di circa 1h e 20 minuti. L’aeroporto internazionale di Napoli, inoltre, fornisce un servizio navetta da e per il centro città seguendo orario continuato. Grazie alle offerte last minute e agli ormai diffusi voli low cost potrai prenotare una soluzione andata e ritorno a un prezzo molto vantaggioso.

Ci teniamo a specificare che tutti i prezzi qui suggeriti fanno riferimento alle offerte delle compagnie Alitalia e Volotea.


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