La Pieve dei Santi Ilario e Taziano a Enemonzo fa parte delle antiche Pievi della Carnia. È stata rimaneggiata nel XVIII secolo. In essa troviamo perlopiù opere d’arte ottocentesche del pittore Udinese Valentino Marani: La Crocifissione del 1980, la Beata Vergine del Rosario e San Domenico. Sono ottocenteschi anche la Via Crucis di Antonio Taddio da Raveo e gli affreschi di Domenico Fabris di Osoppo: Resurrezione (1855) e Cristo nell’orto degli ulivi (1856). Pregevole il dipinto con la Discesa dello Spirito Santo e I Santi Ilario e Taziano, attribuito al pittore Vicentino Alessandro Maganza.
Questa Pieve sorge nell’abitato di Enemonzo sull’antica via che percorreva la Valle del Tagliamento. L’intitolazione ai Santi Ilario e Taziano, Vescovo e Diacono, Protomartiri aquileiesi, è tipica del secolo XI.
A causa del terremoto del 1700 l’edificio viene seriamente danneggiato e la sua ricostruzione viene affidata al capomastro Luca Milanese di origine friulana che mantiene intatta solo la torre campanaria. Il completamento avviene nel 1733. L’interno è costituito da tre navate e un’abside quadrata.