Il Duomo di San Daniele del Friuli ed il Castello

Duomo di San Daniele del Friuli
Duomo di San Daniele

Il Duomo di San Michele Arcangelo fu eretto nel diciottesimo secolo, a più mani. La ristrutturazione fu realizzata gradualmente, e cominciò nel 1703, quando l’architetto veneziano Domenico Rossi rifece la facciata, che era pericolante, e la trasformò in quella che oggi è la bellissima bianca facciata che illumina la piazza.

Nel 1721, invece, l’architetto veneziano Luca Andrioli abbattè e ricostruì il presbiterio, il transetto, la sacrestia e le cappelle laterali. Nel 1769 fu accolto il progetto di un architetto di Brescia, Carlo Corbellini, che rifece la parte centrale, ma la chiesa fu consacrata solamente nel 1806, a lavori finiti.

Alla sua destra si trova la rinomata Biblioteca Guarneriana, affiancata da un campanile iniziato nel 1513 e mai portato a termine, su disegno di Giovanni da Udine.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la facciata fu danneggiata in seguito a un bombardamento alleato, che poi portò alla quasi completa distruzione dell’abitato e alla fuga degli abitanti. Ci furono altri danni durante il sisma del 1976.

Interno: all’interno si possono osservare tre navate, e in quella sinistra sono custodite alcune opere d’arte. Qui si trovano il Battesimale, la tela della Santissima Trinità del Pordenone, e tre bozzetti di Giovan Battista Tiepolo.

L’organo del Duomo di San Daniele del Friuli, invece, con tre tastiere e ben tremila canne, è uno tra i più grandi della regione.

Il Castello di San Daniele

Giungendo alla spianata del castello, si vedono i resti di quest’ultimo, cioè una torre e qualche terrapieno superstite. L’area circondante è un parco, dal quale si gode una splendida vista sull’anfiteatro morenico ed i suoi castelli, la pianura friulana e le Alpi Giulie.

In cima ad una scalinata, nelle vicinanze del castello, si trova la Chiesa di San Daniele, che incorpora varie epoche, con un campanile ricavato da una torre castellana. Il portale centrale è barocco e quello del fianco sinistro proviene dal Duomo. L’altare della navata sinistra con la Madonna in Trono con bambino e i Santi Sebastiano e Rocco è opera di Carlo da Carona.

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