In aereo dal Friuli per visitare Catania, un viaggio per tutti

Cosa vedere a Catania: un centro storico-letterario, escursioni sull’Etna ed elefanti di pietra. Una guida utile e dettagliata alle 13 cose da fare e vedere a Catania in 2, 3 giorni viaggiando dal Friuli

Cosa vedere a Catania
Vista di Catania

E se Roma è detta la città eterna, anche in Sicilia non scherzano! Infatti, con la sua storia millenaria, i suoi scorci spettacolari nel cuore del Mediterraneo, i panorami mozzafiato del Monte Etna e i piccoli comuni confinanti, Catania è il fiore all’occhiello della costa orientale della Sicilia.

Principale centro industriale e polo commerciale dell’isola, è il comune d’Italia più popolato tra i capoluoghi di provincia. Dalla dominazione siracusana e quella normanno-sveva fino al periodo barocco, Catania può vantare un patrimonio artistico articolato e affascinante. Città natale del compositore Vincenzo Bellini e del più importante esponente del Verismo, Giovanni Verga, è patria “adottiva” di altre celebri figure letterarie, su tutti Luigi Capuana e Vitaliano Brancati.

Cosa vedere a Catania? Be’, non avrai che l’imbarazzo della scelta! Passeggiando per il centro storico, dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, potrai ammirare gli splendidi palazzi nobiliari in stile barocco e l’antica Piazza Duomo. O innamorarti del Castello Ursino e del Monastero di San Nicolò l’Arena, il secondo monastero benedettino più grande d’Europa. E ancora visitare la Chiesa di San Benedetto in via dei Crociferi, il Teatro Massimo Bellini, A’ Piscaria (storico mercato del pesce). La Cattedrale metropolitana di Sant’Agata in stile normanno-barocco e il Museo dello Sbarco in Sicilia 1943 sono una chicca per gli appassionati di storia!

E non finisce qui! Poco fuori città, da Acicastello ad Acireale, è d’obbligo passare per i piccoli comuni affacciati sul Mediterraneo, con le torri saracene e i castelli a picco sulla costa. Per gli amanti dell’escursionismo, invece, non potrà mancare una gita tra i sentieri di lava dell’Etna o un giro panoramico sulla celebre Ferrovia Circumetnea.

Dobbiamo essere sinceri: in 2, 3 giorni non riuscirai a guardare tutta la città. Ecco perché qui troverai alcuni suggerimenti sui cosa vedere a Catania


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Storia di Catania

Stando alle fonti – la più accreditata è la Guerra del Peloponneso di Tucidide – l’antica Katane fu fondata tra il 729 e il 728 a.C. da coloni greci Calcidesi. Ma altrettanto vero è che nel monastero benedettino sono stati portati alla luce reperti risalenti al Neolitico e alla tarda età del rame. Nell’età del bronzo e del ferro, invece, a parte ritrovamenti occasionali, si pensa che il territorio fosse totalmente inabitato.

Nel V secolo a.C. Katane fu conquistata da Ippocrate di Gela, dando inizio alla lunga dominazione siracusana. Durante questo periodo il nome della città venne cambiato in Aitna (Etna) e si legò a due personaggi storici costantemente citati dalle fonti storiografiche: Gerone I, tiranno di Siracusa e Alcibiade. Di Alcibiade, infatti, è noto il discorso a favore degli Ateniesi, durante il conflitto con Siracusa, pronunciato nel Teatro Greco (poi romano) della città.

Teatro Greco di Catania
Teatro Greco di Catania

Il 263 a.C. fu l’anno della conquista romana. Katane, latinizzato in Catina o Catana, proprio all’inizio della prima guerra punica, fu assoggettata al dominio di Roma grazie all’operazione bellica del console Corvino Messalla. Territorio particolarmente fragile a causa delle continue eruzioni vulcaniche e dell’intensa attività sismica, Catania fu danneggiata innumerevoli volte nel corso della storia. La città visibile oggi, infatti, è il prodotto dell’ennesima ricostruzione dopo il disastroso terremoto del 1693.

Il periodo romano portò grande prestigio al nome della città. Cicerone, nell’orazione De Signis contenuta nel corpus delle Verrine, definendola “ricchissima di terre, onorevole di costumi e abbondante di mezzi”, la ricorda per il Sacrario dedicato a Cerere. Plinio il Vecchio, nel III libro della sua Naturalis Historia, la annovera tra le colonie romane d’età augustea.

Nella Sicilia squassata dalle invasioni barbariche del V secolo, Catania passò sotto il controllo prima dei Vandali di Genserico, poi degli Eruli e degli Ostrogoti di Teodorico. Nel 555 d.C. l’intera regione tornò in mano all’esercito bizantino e proprio da Catania, che divenne sede del governatore civile, partì la riconquista bizantina dell’isola. Dopo il breve periodo di dominazione musulmana, Catania cambiò bandiera più di una volta. Dai Normanni d’Altavilla agli Angioini, la città si fece custode di miti e leggende. Su tutte, quella legata a Federico II di Svevia è sicuramente da ricordare. Si pensa infatti che l’imperatore del Sacro Romano Impero abbia fatto costruire la fortezza (oggi Castello Ursino) solo per tenere buona la popolazione. In realtà, numerosi documenti e fonti storiografiche (lettere lodigiane) chiariscono funzionalità e progetti dell’edificio.

Al Castello Ursino e alla città di Catania si legano diversi accadimenti storici del periodo aragonese e, successivamente, di quello spagnolo. Proprio le antiche famiglie nobiliari di origine iberica, come i Viceré, ispirarono l’omonimo e celeberrimo romanzo di Federico de Roberto, anche se è bene ricordare che l’opera è ambientata in pieno Risorgimento.

Se l’eruzione vulcanica del 1669 provocò diversi danni al territorio catanese, il terremoto del 1693 rase al suolo l’antica città. Approvata la ridefinizione urbana del progetto di Giuseppe Lanza, duca di Camastra, Catania fu ricostruita nel XVIII secolo seguendo la nuova architettura dello stile Barocco. Nel 1862 la città divenne sede organizzativa della spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi, conclusasi poi in Aspromonte.

Dopo un lungo periodo di crisi e anarchia durante la Prima e la Seconda Guerra mondiale, negli anni Cinquanta la città visse un periodo di ripresa. Con il boom economico degli anni Sessanta, Catania sbocciò definitivamente, tanto che fu definita la “Milano del Sud”.

Cosa dire? Non resta che partire e vedere da vicino una delle città più importanti della Sicilia con un patrimonio storico, artistico e letterario davvero invidiabile.

Ecco la guida utile e dettagliata alle 13 cose da fare e vedere a Catania in 2, 3 giorni.

Tra i migliori luoghi da visitare e le innumerevoli cose da fare a Catania, ne abbiamo selezionato 13 per voi. Sarà difficile poter vedere tutta la città in 2, 3 giorni, ma speriamo che questa guida possa tornarvi utile. Ma non c’è altro tempo da perdere! Iniziamo.

Monastero benedettino di San Nicolò l’Arena

1 Il Monastero di San Nicolò l’Arena, tesoro del tardo barocco siciliano, fu fondato nella metà del XVI secolo da monaci benedettini provenienti dalla vicina Nicolosi. Secondo monastero più grande d’Europa e dichiarato monumento nazionale già nel 1869, è uno dei luoghi di Catania da vedere assolutamente. Oggi è sede del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Catania che, nel corso degli anni, è riuscito ancor più a valorizzarlo.

Monastero benedettino di San Nicolo Arena
Interno del monastero benedettino di San Nicolo Arena

L’edificio è diviso in due settori principali: il corpus monastico vero e proprio e la monumentale Chiesa Settecentesca di San Nicolò, entrambi visitabili. Affidandoti alle visite guidate, gestite da Officine Culturali, potrai vedere le domus romane custodite al suo interno e i due chiostri, di levante e di ponente, costruiti tra il XVIII e XIX secolo.

Dal seminterrato seicentesco agli scavi archeologici dell’antica Katane, il Monastero è uno dei simboli della città siciliana. Oltre all’immensa e “misteriosa” biblioteca sotterranea potrete osservare, sulle pareti esterne, i segni lasciati dalla colata lavica dopo l’eruzione del 1669. Insomma, un capolavoro storico, artistico e culturale impossibile da non visitare.

INFORMAZIONI UTILI: ORARI E PREZZI

Orari di apertura del Monastero: 9:00 – 17:00. Tutti i giorni. Mese di Agosto: 11:00 – 18:00

Prezzi: Ridotto 5 euro; Intero 7 euro.

Castello Ursino

2A pochi passi da Piazza del Duomo, tra le case e in pieno centro città, sorge maestoso il Castello Ursino, oggi sede del Museo Civico. A poco valgono le critiche quando si parla di un monumento storico così importante. Se non siete interessati alle innumerevoli iniziative del Museo, tra cui mostre di arte contemporanea e la ricca pinacoteca di artisti siciliani, vi consigliamo di andarlo a vedere anche solo dall’esterno.

Castello Ursino
Il Castello Ursino

Voluto da Federico II di Svevia tra il 1239 e il 1250, fu teatro di eventi storici e scontri bellici durante i Vespri siciliani. I suoi possenti bastioni e il fossato furono raggiunti dalla lava dell’Etna durante l’eruzione del 1669, mentre altri danni alla struttura arrivarono con il terremoto del 1693. Un tempo, infatti, si ergeva alto a ridosso della costa, affacciato sul Mar Ionio, ma in seguito alla costruzione del Bastione di San Giorgio fu allontanato dal mare.

A pianta quadrata con i suoi torrioni circolari e le due torri medievali (le uniche sopravvissute), oggi è completamente ristrutturato. Inoltre, a seguito della sua predisposizione a carcere nel XVI secolo, un’affascinante pagina di storia si trova scritta proprio sui muri. Stipiti, porte e finestre, infatti, riportano i graffiti dei carcerati, tuttora visibili. Da semplici iscrizioni con nomi a complicati disegni di stemmi, volti e teste, il castello è ancora oggi lucido testimone delle sofferenze di queste “anime dannate”.

INFORMAZIONI UTILI: ORARI E PREZZI

Orari di apertura del Castello: Lunedì – Domenica: 9:00 – 19:00

Prezzo Museo del Castello: Intero 6,00 euro

Piazza del Duomo a Catania

3Nel cuore del centro storico settecentesco, a pochi passi dalla monumentale Porta Uzeda che ne è l’uscita sud, troverai l’incantevole Piazza del Duomo.

Piazza del Duomo
La Piazza del Duomo

Principale piazza di Catania, in essa confluiscono le tre vie principali della città: via Vittorio Emanuele III, via Giuseppe Garibaldi e la baroccheggiante via Etnea (così chiamata perché punta in direzione del vulcano). Percorrendo proprio questa via, ben 3 km di passeggiata, tra il ricordo dei noti circoli letterari catanesi e le architetture di Giovanni Battista Vaccarini e Francesco Battaglia, arriverete fino a Piazza del Duomo.

Ad accogliervi, al centro della piazza, ci sarà un piccolo elefante di basalto nero sormontato da un obelisco egittizzante: è l’emblema della città di Catania. U Liotru, così chiamato dai catanesi, forse dalla storpiatura del nome del leggendario nobile catanese Eliodoro, è avvolto da miti, storie popolari e numerose ipotesi sulla sua origine. L’unica cosa certa è che la Fontana dell’Elefante è un’opera monumentale attribuita al Vaccarini e realizzata tra il 1735 e il 1737.

La proboscide del pachiderma punta a uno dei tre edifici principali della piazza: la Cattedrale metropolitana di Sant’Agata, risalente al 1086 – 1094 d.C., ma più volte distrutta e riedificata a causa dei terremoti. Gli altri due edifici sulla piazza sono il Palazzo degli Elefanti e il Palazzo dei Chierici, sotto il quale si potrà ammirare la Fontana dell’Amenano dello scultore napoletano Tito Angelini. In definitiva una tappa obbligata del tuo viaggio a Catania!

Terme Achilliane

4Le Terme Achilliane sono un vero e proprio tesoro nascosto nelle viscere della città! Inghiottite dalla terra a seguito delle svariate catastrofi naturali che hanno investito il centro, le Terme Achilliane sono una chicca da inserire assolutamente nel tuo tour catanese. Viva testimonianza dell’età romano-imperiale catanese (IV-V secolo), oggi sono visitabili in minima parte.

Terme Achilliane
Le Terme Achilliane

All’ingresso si potranno ammirare i resti del Tepidarium, una sala riscaldata da una particolare opera di canalizzazione dell’aria. L’altra sala portata alla luce è il Frigidario, anche nota come Sala dei Pilastri. A pianta rettangolare con pilastri quadrangolari, soffitto a crociere e vasca centrale, è ritenuta una parte di un antico sistema idrico romano.

Per chi volesse immergersi nella più antica Catania Sotterranea, l’ingresso si trova in Piazza Duomo all’interno della Cattedrale: una scala segreta proprio sotto il sagrato! Più mistero di così?

INFORMAZIONI UTILI: ORARI E PREZZI

Orari di apertura Terme: Lunedì-Venerdì: 9:00 – 14:00; Martedì e Giovedi: 15:00 – 18:00; Sabato: 9:00-13:00; Domenica e Festivi su prenotazione.

Prezzi Terme: Ridotto 3,00 euro; Intero 5,00 euro.

Escursioni sul Monte Etna

5Vedere da vicino il Monte Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è qualcosa che non puoi davvero perderti! Avvicinarsi il più possibile è un’esperienza unica, non solo per le fotografie da far vedere agli amici, ma perché è uno spettacolo naturale incredibile di fuoco e lava.

Escursioni sul Monte Etna
Escursioni sul Monte Etna

Tanti sono i percorsi dell’Etna e altrettante le offerte dei vari tour operator di zona. Potrai decidere anche di farti accompagnare da una singola guida turistica, naturalmente esperta del territorio e del vulcano. L’unica accortezza, che ti sarà sicuramente ribadita dalle agenzie del posto, è controllare le previsioni meteo 1, 2 giorni prima di salire.

Trekking, mountain bike o jeep. Discese con gli sci, corsa o semplicemente una passeggiata a piedi. Da una giornata di relax a una di sano sport, le escursioni sull’Etna offrono tutto questo. Ma se vuoi provare qualcosa di davvero caratteristico e suggestivo ti consigliamo di salire a bordo del treno a trazione elettrica che viaggia sulla Ferrovia Circumetnea. Questo giro panoramico attorno all’anello inferiore del vulcano ti darà la possibilità di godere di un paesaggio unico, un panorama selvaggio e incontaminato.

Museo Storico dello Sbarco in Sicilia

6Per alcuni potrà essere una sorpresa, per altri un’esperienza commovente. In ogni caso, il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943 è un altro tesoro nascosto della città di Catania che merita assolutamente di essere visitato. Un vero e proprio omaggio alla storia della Sicilia in età contemporanea, questo polo museale si presenta come un romanzo storico, una raccolta di racconti dell’estate del ‘43.

Museo Storico dello Sbarco in Sicilia
Museo Storico dello Sbarco in Sicilia

A colpire di più il visitatore non saranno solo le testimonianze e le donazioni di chi ha vissuto quegli anni in prima persona, ma anche le meravigliose ricostruzioni del clima bellico. Un’esperienza particolare e fortemente interattiva, anche per questo commovente, dove chiunque potrà essere attivo testimone degli eventi del 1943.

Custode della memoria collettiva, siciliana, italiana e internazionale, il museo offre un viaggio emozionante tra luci, suoni, colori e fotografie del nostro passato storico più prossimo. Assolutamente da vedere!

INFORMAZIONI UTILI: ORARI E PREZZI

Orari di apertura del Museo Storico: Martedì – Domenica: 9:00 – 17:00

Chiusura settimanale: Lunedì.

Prezzi: Ridotto 2,00 euro; Intero 4,00 euro.

A’ Piscaria (Mercato del Pesce) di Catania

7Angolo di straordinaria bellezza, pieno di odori e storie popolari, A’ Piscaria, alle spalle di Piazza Duomo, in piazza Alonzo di Benedetto, è lo storico Mercato del Pesce di Catania. Tra le vuciate di chi vende e gli schiamazzi di chi acquista, A’ Piscaria non è solo un luogo commerciale. C’è molto di più.

A’ Piscaria
A’ Piscaria (nella foto vediamo la pulizia e il taglio del tonno appena pescato)

C’è il fascino della più antica tradizione siciliana e di vecchi mestieri, ormai dimenticati, come lo “sgusciatore di gamberi”. A un passo dalla Catania barocca, il vero cuore pulsante della città sembra essere proprio questo mercato così caratteristico. E, manco a dirlo, il pescato è freschissimo!

Chiesa di San Benedetto e via dei Crociferi

8Nel centro storico della città Etnea, in via dei Crociferi, troverai un altro edificio straordinario: la Chiesa di San Benedetto. Dedicata a San Benedetto da Norcia con ingresso su via dei Crociferi, la Chiesa è, insieme a tutta la via, Patrimonio dell’Unesco e meraviglioso esempio di architettura barocca.

Chiesa di San Benedetto
la Chiesa di San Benedetto

L’intera struttura, oltre al MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), ospita il Monastero di San Benedetto (non è quello dei Benedettini!). Qui vivono ancora le suore di clausura di cui potrai udire i canti durante le ore del giorno. Anche per questo ti invitiamo a controllare sempre gli orari di apertura e i giorni di chiusura, non proprio flessibili.

E ancora, potrai ammirare i resti di una domus area, la meravigliosa Scalinata degli Angeli e il parlatorio settecentesco del corpo monastico. Per gli appassionati di letteratura, invece, una piccola chicca: il complesso è l’ambientazione di Storia di una Capinera di Giovanni Verga.

La stessa via dei Crociferi è stata set di numerosissimi film d’autore e con le sue 4 chiese tardo-barocche in soli 200 metri è capolavoro artistico di Catania. Da Giancarlo Giannini a Lina Wertmuller, via dei Crociferi ha visto passeggiare celebrità, attori e personaggi d’ogni sorta: una perla decisamente da vedere.

INFORMAZIONI UTILI: ORARI E PREZZI

Orari di apertura Chiesa: Martedì: 10.00 – 17.00; Venerdì: 10.00 – 17.00; Sabato: 10.00 – 17.00; Prima Domenica del mese: 10.00 – 17.00

Prezzi: Ridotto 3,00 euro; Intero 5,00 euro.

Teatro Romano di Catania

9A pochi minuti dalla Chiesa di San Benedetto, in via del Teatro Greco, c’è il Teatro Romano. No, non è un errore. L’attuale teatro è infatti databile al II secolo, dunque in età romana, ma i catanesi, ancora oggi, continuano a chiamarlo Tiatru Grecu. Questo perché fonti classiche (su tutte il discorso pro Ateniesi tenuto da Alcibiade) parlano di un teatro cittadino più antico, anche se non è mai stata chiarita la sua collocazione. Le ipotesi formulate negli anni sono molto diverse, ma non è da escludere che l’attuale Teatro Romano sia stato costruito proprio su un’antica struttura ellenistica databile V-IV secolo a.C.

Immerso tra le case basse e con una vista imperdibile sulla Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata, il teatro resta comunque uno scorcio bellissimo del centro storico che consigliamo di non perdere.

Orto Botanico dell’Università di Catania

10Passeggiando in via Etnea, potrai imbatterti in un’oasi naturale, per molti un vero e proprio angolo di paradiso. L’Orto Botanico di Catania, diretto dall’Università, fu voluto e fondato dal monaco benedettino Francesco Tornabene Roccaforte.

Orto Botanico
Orto Botanico dell’Università di Catania

Tra palme, arbusti, alberi e specie esotiche l’orto ospita una ricca collezione di flora mediterranea e non solo. Splendido sia l’orto generale che l’orto siculo, dove potrai osservare numerosissime piante spontanee dell’isola.

Teatro Massimo Bellini

11Omaggio a Vincenzo Bellini, grande compositore catanese, il Teatro Massimo Vincenzo Bellini è il fulcro della rappresentazione operistica di Catania. Tra concerti, lirica e balletto il calendario stagionale del Bellini è sempre in aggiornamento e potrà garantirvi una serata di musica e spettacoli irripetibili.

Teatro Massimo Bellini
Il Teatro Massimo Bellini di Catania

Inaugurato nel 1890 con la Norma di Vincenzo Bellini, con la sua facciata in stile neobarocco e la sua sala ricca di decorazioni è uno spettacolo per gli occhi. Fateci un salto, se potete!

Cosa mangiare a Catania

12Chiariamo una volta per tutte: ogni piatto siciliano, seppur simile nel nome, è legato indissolubilmente alla città di provenienza. Facciamo un esempio: l’arancino di Catania non sarà mai uguale all’arancino che potrai trovare sul traghetto, a Messina o a Palermo. Per quanto riguarda il gusto? Troppo soggettivo, ma a noi piacciono tutti.

Quindi, se stai passeggiando per le vie di Catania la prima cosa da fare è assaggiare l’arancino catanese. Su tutti quello con riso e ragù, giusto per capire di che stiamo parlando, poi dovrai per forza provare quello al pistacchio di Bronte. Catania non è solo arancini: il trionfo dello street food infatti è la carne di cavallo. Polpette, salsicce, alla brace o hamburger, fidati, non potrai più farne a meno.

Per gli impavidi consigliamo A’ Piscaria, uno street food a tutti gli effetti con tanto di licenza da lupi di mare. Il pescato è così fresco che, come a Bari o Taranto, potrai mangiarne in quantità, naturalmente crudo! Vongole, cozze, cannolicchi, ricci di mare e occhi di bue, l’offerta è eccezionale. Il sapore? Altrettanto.

E non finisce qui. Se sei un fan dei ristoranti e vuoi assaggiare i piatti tipici della cucina locale comodamente seduto al tuo tavolo, il centro storico è la scelta da fare. I prezzi potranno essere un po’ più alti, ma la cucina è di qualità estrema. Dal matrimonio tra ricotta salata e melanzane fritte nella pasta alla Norma alla pasta con le sarde, Catania esplora, nella sua antica tradizione, tutti i sapori di mare e montagna.

I dolci? Manco a parlarne. La cassata ricoperta di ricotta zuccherata, gli Iris fritti catanesi alla crema e la più classica brioche con la granita (c’è chi la preferisce d’estate) sono solo alcuni esempi. Ma a far da padrone c’è naturalmente il cannolo: ricotta, nocciola o cioccolato. E ci fermiamo qui.

In centro città potrai trovare anche locali gluten free e con un’offerta vegan che ti garantiranno, in ogni caso, un assaggio dei piatti più tipici della tradizione.

Dove dormire a Catania

13L’offerta turistica di Catania è molto varia anche per quanto riguarda l’alloggio. Potrai scegliere comodamente la struttura che più si adatta alle tue esigenze. Da alberghi più economici a quelli più costosi, Bed and Breakfast e naturalmente agriturismi fuori città. Se vuoi un consiglio non prenotare proprio in centro, le strade sono spesso trafficate anche nelle ore notturne. Invece, ti consigliamo di provare strutture a 10 o 15 minuti dalla zona storica della città.

Molti sconsigliano di pernottare nella zona di San Cristoforo. Pur essendo il più grande e antico quartiere di Catania, è considerato, purtroppo, un rione pericoloso.

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Meteo a Catania: che tempo fa?

Ma com’è il meteo a Catania? Il clima è quello tipico del sud: caldo, temperato e comunque accogliente. Con una massima di 30°- 32° d’estate e una minima di 5° in inverno, Catania è godibile in ogni stagione.

Ma ecco qualche consiglio. Per i suoi bellissimi scorci marinari, consigliamo di visitare Catania soprattutto d’estate e godere al meglio della vista sul Mediterraneo, ma anche d’inverno, sempre un po’ più rigido, la città non perde il suo fascino.

Insomma, scegliete il periodo più adatto per il vostro soggiorno. Catania resterà sempre meravigliosa.

Catania
nubi sparse
15 ° C
15.9 °
12.9 °
63 %
4.6kmh
40 %
Gio
15 °
Ven
17 °
Sab
18 °
Dom
18 °
Lun
19 °

Come arrivare a Catania dal Friuli

Il modo più semplice per raggiungere Catania dal Friuli è prenotare un volo diretto andata e ritorno dall’aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari. Ovviamente potrai scegliere tra diverse soluzioni come autobus, treni e servizi di car pooling.

La durata del volo da Trieste a Catania è in media di 1 h e 40 minuti e entrambi gli aeroporti sono forniti di servizi navetta da aeroporto-centro città e centro città-aeroporto. Con offerte last minute e prenotazioni per tempo potrai volare andata e ritorno al prezzo di 60 euro circa. Naturalmente i prezzi salgono in alta stagione come nelle feste natalizie, mentre in bassa stagione potrai trovare voli da 40 euro andata e ritorno.


Tutti i prezzi suggeriti fanno riferimento alle offerte della compagnia Ryanair.


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