La Riserva naturale della Foce dell’Isonzo è ubicata nella zona orientale del Friuli Venezia Giulia, nella parte più ad est della pianura padana. Sorge su un’area che confina con i territori di Grado, San Canzian, Fiumicello e Staranzano. Per i viaggiatori che si trovassero in Friuli la riserva è una tappa obbligata, non solo per la grande ricchezza di flora e fauna, ma anche per le numerose attività che si possono esperire grazie alle strutture a disposizione degli ospiti: lezioni di equitazione, escursioni guidate tra paesaggi suggestivi, discese in canoa e assaggi degli ottimi piatti della tradizione enogastronomica locale.
Cosa vedere nella Riserva naturale della Foce dell’Isonzo
Il simbolo della riserva è il chiurlo maggiore; questo la dice lunga su quello che troverà il visitatore che decida di passare un periodo di tempo in quest’oasi naturale. La grande varietà di specie avi faunistiche è infatti solo una delle caratteristiche della Riserva della Foce dell’Isonzo.
Il cuore della riserva è l’Isola della Cona: negli anni ’90 ha subito numerosi interventi che hanno dato origine ad una palude composta da acqua dolce. Anche l’istituzione della riserva, a metà dello stesso decennio, ha contribuito ad incrementare la biodiversità, aumentando a dismisura le specie presenti nell’area. Oggi si contano oltre trecento specie avicole migratorie, stazionarie, estivanti e svernanti. Anche gli anseriformi sono presenti in numero cospicuo, tra di essi meritano menzione gli uccelli che arrivano da queste parti a svernare: in particolare fischioni, oche e alzavole.
Si comprende dunque come la riserva sia un paradiso per gli amanti del birdwatching, specialmente durante il periodo della riproduzione delle specie migranti, quando nella riserva giungono da posti lontani sia uccelli acquatici sia rapaci. Arrivare muniti di un binocolo permette di osservare gruccioni, cavalieri d’Italia, fraticelli, edredoni, beccacce di mare. Tra in rapaci particolarmente appetita è la possibilità da parte degli appassionati di ornitologia di ammirare il falco di palude, con il suo caratteristico modo di volare, riconoscibile dagli esperti per le ali tenute a forma di “V“. È la posizione che assume durante la caccia.
Anche tra rettili e anfibi non mancano varietà interessanti come la rana latastei, a forte rischio di estinzione, e la testuggine palustre, che si accoppia nelle acque paludose a trenta metri di profondità. Tra i pesci un avvistamento eccezionale sarebbe quello dello storione cobice, la cui pesca oggi è vietata per essere stato preda ambita per molti anni a causa della sua carne pregiata.
Cosa fare nella Riserva naturale della Foce dell’Isonzo
Oltre al birdwatching sono numerose le opportunità per chi volesse provare attività da svolgere a contatto con la natura incontaminata della riserva. Poiché l’offerta è piuttosto ricca, il viaggiatore di stanza in Friuli potrebbe anche decidere di spostarsi nel rifugio escursionistico Isola della Cona, per poter trascorrere più giorni nell’oasi protetta. Il rifugio infatti offre agli ospiti diverse stanze con disponibilità fino a sei letti.
È anche possibile ritagliarsi uno spazio di autonomia, grazie alla presenza di una cucina dove si possono preparare pranzi e cene, da consumare nella sala comune, oppure spuntini al sacco per poter poi vivere al meglio la riserva e le sue attrattive. Chi invece avesse voglia di assaggiare i piatti della tradizione enogastronomica friulana può usufruire di un punto di ristoro interno alla riserva, il ristorante il Pettirosso. Si ha la possibilità di pasteggiare godendo del panorama della riserva naturale attraverso le grandi vetrate della sala: la vista è straordinaria.
Cavalcare nella Riserva Foce del Fiume Isonzo
Tanto gli amanti dei cavalli quanto i neofiti dell’equitazione avranno a disposizione un centro equestre. Si tratta di un’opportunità da non perdere, perché prenotando con un po’ di anticipo è possibile cavalcare cavalli di Camargue allo stato brando all’interno dell’area della riserva. Chi non fosse ancora in grado di montare potrà prendere lezioni di equitazione nel maneggio interno all’oasi; sono previsti anche corsi intensivi per dare la possibilità ai visitatori di imparare in fretta e approfittare dell’opportunità dei cavalli che girano liberamente nella prateria. In ogni caso c’è da dire che cavalcare questi splendidi esemplari della Camargue non è complicato; infatti l’esperienza è consigliata a tutti in quanto si muovono in branco e conoscono bene il percorso.
Ovviamente sono previste anche escursioni. Una molto classica prevede un itinerario verso i pascoli della zona della Foce del Fiume Isonzo. Il percorso dura un paio d’ore ed è adatto a tutte le le età, ad esperti e principianti.
E infine concludiamo con le escursioni in canoa. Grazie alla presenza dei numerosi corsi d’acqua è possibile effettuare un itinerario scelto a piacimento dal visitatore. Lo staff della riserva provvederà a organizzarlo assecondando le preferenze indicate, sempre nella massima sicurezza e nel rispetto dell’integrità dell’area protetta. Chi invece desiderasse affidarsi all’esperienza della crew potrà cimentarsi con la canoa canadese. Anche in questo casa si tratta di un giro da effettuare all’interno di un itinerario del tutto sicuro, adatto a tutte le tipologie di persone, dagli esperti ai neofiti.
Come arrivare alla Foce dell’Isonzo
Riserva naturale della Foce dell’Isonzo
URL: http://www.parks.it/riserva.foce.isonzo
Orari di apertura del Centro Visite: Aperto dalle 9:00 fino al tramonto, ogni giorno