Il monte Matajur, conosciuto anche come Monte Re o Baba, in dialetto sloveno, è una montagna delle Prealpi Giulie che si innalza fino a 1641 metri di altezza. Quest’altura, che sovrasta la località friulana di Cividale, viene considerata il simbolo delle Valli del Natisone.
Perché visitare il Monte Matajur?
Il Monte Matajur, con la sua particolare forma conica, rappresenta un’attrazione naturalistica che merita senza dubbio di essere visitata. Accanto alla bellezza dei paesaggi e dei colori, vale la pena di citare alcune attrazioni da non perdere.
Innanzitutto, la Chiesetta del Cristo Redentore, costruita agli inizi del secolo scorso e danneggiata prima da un fulmine e poi durante il primo conflitto mondiale; questa affascinante costruzione si trova proprio sulla cima del monte.
Molto caratteristica è la malga Za Čela, un luogo carsico dal versante estremamente ripido; in questo angolo caratteristico, tra rocce e pascoli, sgorga una piccolissima sorgente all’interno di una caverna naturale.
La zona del Matajur, inoltre, è attraversata da innumerevoli cavità e grotte, come la voragine di Cerconizza e la grotta di Jeronizza. Degno di nota, infine, è lo splendido panorama che si può ammirare dalla cima del Monte Matajur. Chi raggiunge la vetta, infatti, può godere di una vista mozzafiato sulle Alpi, sulle Prealpi Giulie e sulla pianura friulana: i punti di interesse comprendono il Carso, l’Istria, il Monte Nero, le Dolomiti, la laguna di Grado e le cime del Canin e del Tricorno.
Come raggiungere il Monte Matajur?
I fianchi del monte sono poco pendenti, di conseguenza la salita al monte è una sfida alla portata di tutti. Per raggiungere la vetta del monte, è possibile partire da diverse località, come il rifugio Guglielmo Pelizzo e la frazione di Mersino: i sentieri che salgono verso la cima sono coperti di prati e boschi.
La vetta del Matajur dista circa un’ora e mezzo da Mersino e può essere raggiunta senza particolari difficoltà. Altri punti di partenza che possono essere presi in considerazione sono:
Non tutti sanno che…
Non tutti sanno che le pendici del Matajur sono state un tempo ricchissime di fiori. Dai narcisi ai crocus, le fioriture hanno esercitato sempre un grande fascino su tutti i visitatori.
Una curiosità riguarda l’arnica che, durante il primo dopoguerra, veniva commercializzata ed esportata anche negli USA per farne un medicamento.
Oggi i prati sono meno curati e lasciano spazio a boschi e cespugli che rendono i fiori più difficili da reperire e da ammirare. Infine, non tutti sanno che la cima del Monte Matajur è stata a lungo una terra di confine: questo elemento naturale, nello specifico, ha segnato il confine prima con l’Austria e poi con la Jugoslavia.
Oggi, la vetta del monte si trova in corrispondenza del confine con la Repubblica slovena.