Sul Carso goriziano, musa ispiratrice delle migliori liriche di Slataper e Ungaretti, palcoscenico su cui si è esibita la Grande Guerra e territorio dotato di grande biodiversità, si colloca la magnifica Riserva Naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa istituita da una legge regionale del 1996.
La Riserva cade nei comuni di Doberdò del Lago, Monfalcone e Ronchi dei Legionari, estendendosi su una superficie di 727 ettari della provincia di Gorizia.
I laghi di Doberdò e Pietrarossa spiccano per il contrasto con i territorio circostante: il Carso, infatti, prevalentemente caratterizzato da roccia carbonatica molto permeabile, è famoso per il suo terreno arido e per essere privo di idrografia superficiale, essendo l’acqua confinata nel sottosuolo; ma nei punti in cui sbucano i due laghi, assume i connotati di un habitat umido, con una flora e una fauna d’eccezione.
Il lago di Doberdò è uno dei pochi esempi in Europa di lago carsico. Il livello dell’acqua varia (dai 5 ai 7 metri) in base alla portata dei fiumi Isonzo e Vipacco, legati al lago dal sistema ipogeo del Carso goriziano, ovvero da grotte naturali che permettono l’infiltrazione dell’acqua e il suo movimento.
Lungo il limite orientale del lago di Doberdò vi sono degli inghiottitoi all’interno dei quali si insidia l’acqua, che scompare per ricomparire in superficie, dopo un breve tratto, a formare il lago di Pietrarossa.
Il lago di Piatrarossa, dalla forma più allungata, presenta delle sorgenti dalle quali nascono ruscelli che alimentano tutta la zona nord-occidentale. Il lago è un’oasi faunistica straordinaria che permette di osservare diverse specie di uccelli acquatici.
Flora e Fauna della Riserva naturale di Gorizia
La vegetazione si caratterizza per la tipica landa carsica, un habitat seminaturale sorto con l’attività pastorizia di ovini e caprini, per la boscaglia carsica e per spazi in cui crescono alberi di rovere e cerro.
Il tratto nord-ovest del lago di Doberdò è arricchito da una striscia di bosco formato in prevalenza dal salice bianco e dal pioppo nero, mentre lungo il lago Pietrarossa risultano presenti il salice grigio e la frangola.
Sono presenti, inoltre, distese di canneti d’acqua dolce e in generale una ricca vegetazione acquatica.
Per ciò che riguarda la fauna, l’idrologia del posto consente la sopravvivenza di specie in grado di sopportare notevoli variazioni termiche dell’acqua. Tra questi i caprinici, una famiglia di pesci che regala una notevole varietà di specie provenienti, in prevalenza, dall’Asia.
Consigli e informazioni utili
I laghi di Doberdò e Pietrarossa sono due depressioni che si riempiono d’acqua durante i periodi piovosi, alternandosi in periodi di allagamento (primavera e autunno) ed in periodi di prosciugamento (estate e inverno). Perciò si consiglia di visitare la Riserva dopo i periodi piovosi.
Sopra il lago di Doberdò si erge il colle di M. Castellazzo, dove si trova il Centro visite Gradina: al suo interno, oltre a ospitare un Museo in cui si possono apprendere notizie sulla storia e gli aspetti naturalistici della Riserva e del Carso, ci sono numerosi servizi (accoglienza foresteria con 20 posti letto, un ristorante e un bar).
Il centro visite Gradina è gestito dalla Cooperativa Rogos che organizza anche attività didattiche, escursionistiche e sportive nella Riserva, avvalendosi di operatori ed esperti nel settore.
Il Centro visite Gradina è aperto
venerdì, sabato, domenica e nei giorni festivi, dalle 10:00 alle 22:00 (l’orario può subire modificazioni)
Per ulteriori informazioni:
Telefono: +39 0481 784111
Come raggiungere il centro visite
DALL’AUTOSTRADA A4 VENEZIA-TRIESTE
Uscire al casello autostradale del Lisert (Monfalcone) – Seguire l’indicazione per Gorizia – Giunti al paese di Iamiano svoltare per Doberdò del Lago
DA GORIZIA
Imboccare la strada del Vallone (S.S. dell’Isonzo N°55) – Giunti in località Devetachi svoltare a destra per Lago di Doberdò e Doberdò del lago
DA TRIESTE
Dalla S.S. 202 uscire a Monfalcone e seguire l’indicazione per Gorizia – Giunti al paese di Iamiano svoltare per Doberdò del Lago