Castello di Muggia: tra Arte, guerre e sete di potere

castello di muggia
Il Castello di Muggia (Trieste)

Spettacolare nella sua maestosità, delicato nella sua forma, il Castello di Muggia svetta severo e dignitoso sulla collina della cittadina lagunare, in posizione dominante rispetto al porticciolo detto “mandracchio”. Risalente al XIV secolo, costruito per volere del Patriarca Marquardo di Randek. La fortezza medievale oggi è di proprietà privata e aperta per incontri musicali e culturali, oltre che per visite organizzate nelle giornate dedicate a “Castelli Aperti”, aderendo al Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia.

La storia del Castello di Muggia

il maniero
Il maniero di Muggia

Imponente e severo, la costruzione di questo maniero è ancora incerta. Secondo alcune fonti, la costruzione sarebbe stata edificata dal patriarca Antonio Caetani nel 1397, mentre secondo altre ricostruzioni storiche, l’edificazione della fortezza risalirebbe al 1374. In questo anno, il Patriarca di Aquileia, Marquardo di Randek, decise di inviare nella zona istriana il nobile e suo fedelissimo Federico di Savorgnan con l’intento di porre fine alle lotte intestine tra diverse fazioni patriarchine e venete con Massimiliano I e Trieste.

Una volta occupata la città, il nobile Savorgnan organizzò ben preso la nuova conformazione urbanistica della città, avviando anche la costruzione del castello. Il primissimo nucleo eretto fu una torre a Borgolauro, a cui venne successivamente aggiunto e completato nel 1399 un possente quadrilatero di mura, oltre ad alcune torri di guardia (con merli piani di tipo guelfo) atte ad ospitare una guarnigione di soldati.

Nel corso dei secoli, il castello fu oggetto di numerose vicende belliche. Nel 1354 subì l’attacco della flotta genovese, mentre nel 1420 passò sotto il controllo della Serenissima seguendone la sua fortuna. Qualche anno dopo, nel 1413, il maniero su preso d’assalto dalle truppe del re Sigismondo d’Ungheria, su chiamata del Patriarca Antonio Da Ponte, le quali occuparono Muggia, mettendo a ferro e fuoco la città. Successivamente, quasi un secolo dopo, nel 1511, il Capitano di Trieste, Comandante delle truppe dell’Arciduca Massimiliano I, in combutta con i Frangipani, facendo leva su un esercito grande e ben fornito, mosse all’assalto di Muggia. Invano.

Fino al 1700, il castello rimase costruzione di difesa militare fin quando, nel 1701, fu avviato il primo progetto di restauro curato dal conte Giovanni Polcenigo, che fu portato a termine solamente nel 1735. Dopo alcuni anni, indicativamente dalla fine del Settecento il poi, il castello piombò in uno stato di abbandono poco consono al livello storico di un maniero tale. Fu, quindi, acquistato nel 1900 da un privato, il dottor Giacomo Derossi, che apportò alcune modifiche strutturali e di planimetria, ampliandone la parte interna per creare un’abitazione privata.

Caduto nuovamente nell’oblio e nel degrado, il castello venne acquistato nel 1991 dallo scultore Villi Bossi che ne prese dimora insieme alla compagna Gabriella, per la sua vita e la sua arte, come Fortezza dell’Anima. Ad oggi, il castello è aperto per visite guidate e per incontri musicali e artistici.

Opportunità al Castello

visita al castello di muggia
Esterno del Castello di Muggia

Oltre alle visite organizzate all’interno del castello (per gruppi di 20/40 persone, con prenotazione obbligatoria anticipata di una settimana), vengono spesso organizzati incontri artistici, prevalentemente a tema musicale, di prosa e poesia, e mostre di scultura. Interessante è coniugare la visita al castello con una visita alla Muggia Vecchia per avere un quadro artistico, storico e culturale di questa bellissima zona, ricca di ricordi e memorie, così come di suggestive atmosfere e impressionanti paesaggi naturalistici. Un scelta intelligente è, quindi, quella di abbinare la visita alla fortezza ad un tour centro storico di Muggia, al Duomo di Muggia, alla Basilica di Santa Maria Assunta, alla piccola Chiesa di San Francesco, e alla zona archeologica. Tutte peculiarità artistiche di un luogo incantevole, rimasto sospeso tra passato e futuro cuciti dal mare su cui Muggia si affaccia, serena.

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