Situato nel Friuli meridionale, fra le foci dei fiumi Stella e Àusa, Marano Lagunare è una piccola e graziosa località affacciata sulla laguna a cui dà il nome. Il borgo, di origini antiche, conserva pregevoli testimonianze del suo passato e ha saputo mantenere nel tempo il tipico aspetto veneziano fatto di piccoli campielli e case variopinte. I suoi abitanti parlano tuttora un dialetto particolare, una variante del veneto affine al dialetto di Grado.
Per la sua particolare collocazione geografica fra il mare e la pianura, in una posizione protetta dalla sua laguna, Marano Lagunare si trova vicino a riserve naturalistiche di grande interesse dal punto di vista faunistico e floristico. Marano è infine anche un importante centro marittimo ed è ottimamente collegata con la località balneare di Lignano Sabbiadoro.
In questo articolo troverai tutte le informazioni necessarie per visitare Marano Lagunare nell’arco di una giornata, in occasione di una semplice sosta di passaggio o per trascorrere una giornata diversa mentre sei in vacanza al mare.
Dalle origini romane ad oggi: cenni storici di Marano Lagunare
Marano Lagunare ha origini molto antiche. Fondata dai romani nel II secolo a.C. probabilmente come presidio militare a protezione della vicina Aquileia, deve il suo nome alla famiglia romana dei Mario, che faceva parte del gruppo di coloni inviati a insediare la zona. Il paese romano, praedium Mariani, dovette godere di una certa importanza anche nei secoli successivi, come conferma il fatto che fu scelto dal patriarca di Aquileia Severo come sede di un sinodo nel 590 d.C..
Nel medioevo Marano rimase per secoli sottoposta al patriarcato di Aquileia. A questo periodo data la costruzione di una cerchia muraria, che diede all’abitato una funzione di avamposto fortificato finalizzato alla protezione del territorio patriarcale dalle incursioni barbariche. La zona passò poi nel 1420 alla Serenissima Repubblica di Venezia che, dopo lunghe contese con l’Impero Germanico per via della sua posizione strategica, riuscì a conquistare Marano in maniera definitiva nel 1543. In questo periodo il borgo continuò ad essere un importante avamposto militare a protezione delle terre della Serenissima dalle incursioni dei turchi ottomani.
Con l’erezione di Palmanova alla fine del ‘500, Marano fu messa in ombra e la sua funzione difensiva diminuì. Nei secoli successivi la cittadina seguì le sorti della Repubblica di Venezia: nel 1797 venne acquisita dall’Impero d’Austria, e infine nel 1866 passò al Regno d’Italia. Sul finire dell’Ottocento l’industria conserviera del pesce rilanciò l’economia locale, facendo diventare Marano un importante centro peschereccio. A questa attività si affiancò successivamente lo sviluppo turistico, che prosegue sino ad oggi.
Gli edifici e i monumenti storico-artistici di Marano Lagunare
A testimonianza del periodo più antico della storia di Marano Lagunare rimangono numerosi reperti archeologici, rinvenuti in diverse località delle lagune di Marano e di Grado e nella retrostante fascia costiera. Un consistente nucleo di oggetti è visibile nel piccolo ma interessantissimo Museo della Laguna, che raccoglie preziosi oggetti d’uso quotidiano compresi cronologicamente tra l’età neolitica e il Rinascimento. Il museo, ad ingresso gratuito, è aperto martedì e venerdì dalle 9:00 alle 12:30, mercoledì dalle 15:00 alle 19:00, il fine settimana e i giorni festivi dalle 15:00 alle 18:30.
Alla dominazione veneziana risalgono invece i principali monumenti del centro cittadino. Nella piazza municipale, detta popolarmente ‘granda’ e intitolata a Vittorio Emanuele II, sono presenti il palazzo dei Provveditori e l’edificio della Loggia, entrambi eretti nel Quattrocento dai veneziani a simbolo del nuovo potere politico. Sulle facciate di queste due costruzioni si possono ancora vedere i busti dei vari provveditori veneti che hanno governato la città. A fianco del palazzo dei Provveditori si trova una colonna, una volta collocata nelle pescheria, detta “Piera dei anzuliti” (la pietra degli angioletti), così chiamata perché sotto di essa si officiava una toccante benedizione durante i funerali dei bambini.
A lato della Loggia si erge la Torre, detta “Millenaria” per via delle sue antichissime origini. In passato si è supposto che questa fosse stata eretta come torre di guardia poco dopo l’anno Mille per volere del patriarca di Aquileia Poppone; tuttavia oggi gli studiosi pensano che la prima funzione della costruzione fosse liturgica (in relazione alla scomparsa chiesa di Santa Maria), e che solo successivamente sia stata usata come vedetta. Alta oltre 30 metri e caratterizzata da un orologio sommitale, essa è stata ripristinata dopo i danni del terremoto del 1976.
All’angolo della piazza c’è uno dei pochi pozzi rimasti a Marano, il pozzo Priuli, costruito nel 1587 dall’omonimo governatore veneto. Si tratta una cisterna di raccolta per l’acqua piovana, un tipo di struttura un tempo molto diffuso in paese per la difficoltà di reperire acqua dolce. Un altro esempio è il pozzo Contareno, del 1677, nella vicina piazza Marii.
In quest’ultima, a lato del pozzo, si possono ancora vedere i due alti pali portastendardo che per secoli hanno fatto sventolare la bandiera e i vessilli della Repubblica di Venezia. A sinistra di piazza Marii si nota un palazzo ad arcate, in origine sede del corpo di guardia della Serenissima di stanza alla fortezza di Marano. Sulla sua facciata è collocata una statua a figura intera raffigurante Pietro Bernardo Bembo, Provveditore di Marano nel 1678.
L’edificio religioso più importante di Marano Lagunare è la chiesa di San Martino. Fondata come pieve attorno al XI secolo e dedicata a San Giovanni, venne completamente ricostruita a partire dal 1752 in forme neoclassiche. Essa presenta infatti una tipica facciata palladiana e un interno decorato con marmi colorati e da alcuni dipinti del pittore settecentesco di Chioggia Antonio Marinetti, raffiguranti la Madonna del Rosario, San Giovanni Battista con gli Apostoli e i San Giuseppe con Sant’Antonio e San Francesco.
La pala all’altare maggiore è di anonimo pittore veneto databile fra il Cinque e Seicento, e raffigura la Madonna con i Santi Martino e Vito. Il ricco tesoro della chiesa è stato purtroppo impoverito nel corso degli anni, tuttavia esso conserva ancorcoggi due reliquiari di San Vito del Trecento e delle statue lignee del XV e XVI secolo. Prezioso è anche l’organo settecentesco, opera del maestro organaro Francesco Dacci di Venezia.
Cosa vedere a Marano Lagunare e dintorni
Edifici civili
- Loggia;
- Palazzo dei provveditori;
- Torre Millenaria;
- Palazzo della Guardia.
Opere e monumenti
- Pozzo Contareno;
- Pozzo Priuli;
- “Piera dei anzuliti”.
Edifici religiosi
- Chiesa di San Martino.
Musei
- Museo archeologico della Laguna.
Luoghi di interesse naturalistico
- Riserva Naturale della Valle Canal Novo con l’acquario tattile;
- Riserva Naturale Regionale Foci dello Stella.
Cosa fare a Marano Lagunare: l’incantevole fascino di un ecosistema lagunare unico
Marano Lagunare sorge sulle rive dell’omonima laguna, che conserva un ecosistema specifico e dove coesistono piante e animali marini insieme alle specie di acqua dolce.
Questa zona è caratterizzata da isolotti di sabbia e canneti, detti ‘velme’, popolati da una grande varietà di fauna e flora, e costituisce una tappa imperdibile per gli amanti della natura e degli animali. Le acque sono abitate da svariate specie di pesci come cefali, anguille, spigole e dalla famosa orata di Marano, mentre negli isolotti sabbiosi trovano un habitat naturale molluschi e crostacei.
La laguna è un punto di approdo di importanza europea per molte specie migratorie di uccelli d’acqua (come aironi, cigni, gabbiani) ma anche di terra, quali falchi, civette e tortore. La sua ricca varietà ha fatto sì che fosse dichiarata nel 1979 zona protetta di rilevanza internazionale.
A Marano si trovano due riserve di interesse naturalistico ideali per trascorrere una giornata estiva all’aria aperta a contatto con la natura. A fianco dell’abitato di Marano c’è la Riserva Naturale della Valle Canal Novo, che include una ex-valle di pesca dotata di ogni servizio per i visitatori. Nel centro visite si trovano diversi edifici costruiti appositamente sul modello dei ‘Cason’ (i tradizionali insediamenti per la pesca tipici delle isole sabbiose), tra cui una foresteria per il soggiorno di comitive estive e scolaresche, aule didattiche e strutture per l’osservazione degli animali.
La seconda area naturalistica è la Riserva Naturale Regionale Foci dello Stella, a pochi chilometri ad est di Marano, un vero paradiso naturale incontaminato raggiungibile esclusivamente in motonave. Il delta del fiume Stella ospita un vasto canneto che conserva uno dei pochi ecosistemi di questo genere rimasti in Italia. Tale area protetta è nota agli appassionati del birdwatching per essere un’oasi avifaunistica di uccelli acquatici. Nella riserva si sono inoltre preservati alcuni esempi di autentici ‘Cason’ così come erano costruiti dagli pescatori di Marano, che li usavano per deposito e luogo di riparo durante le lunghe battute di pesca.
Marano è anche dotata di una darsena per l’attracco di imbarcazioni da diporto, essendo la zona sempre stato un naturale approdo marittimo. È inoltre attivo un servizio traghetto passeggeri che collega Marano a Lignano Sabbiadoro in soli quaranta minuti: lungo questa tratta, assai comoda per chi è già in vacanza al mare nelle vicinanze, avrai modo di apprezzare l’incredibile paesaggio lagunare in tutto il suo splendore.
Eventi e manifestazioni
In estate Marano offre al visitatore alcune caratteristiche processioni religiose.
Ogni 15 giugno si svolge la festa del patrono San Vito. Una processione, composta da una lunga serie di barche, si porta al centro della laguna dove il parroco officia una benedizione e lascia una corona di fiori a ricordo dei caduti in mare. Il suggestivo corteo marino si dirige poi verso il cimitero per la messa, mentre in paese si susseguono stand e concerti musicali.
Un’altra manifestazione da non perdere è la processione della Beata Vergine, che si svolge ogni tre anni a Ferragosto. Mentre la torre millenaria e i monumenti della piazza municipale vengono per l’occasione adornati da luminarie, la statua della Madonna della chiesa di San Martino viene portata in processione su una barca, seguita da altre in corteo, fino alla chiesa del cimitero. In serata viene poi riportata in paese fra un incantevole spettacolo di fuochi d’artificio. Nel porto ci si può intrattenere con la sagra del pesce, la pesca di beneficenza e vari spettacoli musicali.
Come arrivare a Marano Lagunare
Marano Lagunare è raggiungibile da est uscendo dall’A4 allo svincolo di San Giorgio di Nogaro e scendere lungo la statale 80 fino a San Giorgio. Da qui svoltare a destra per la provinciale 3 fino a Marano.
Oppure, per chi viene da ovest, uscire allo svincolo di Latisana e proseguire lungo la statale 14 fino a Muzzana del Turgnano. Girare poi a destra per via di San Gervasio fino a Carlino e poi di nuovo a destra per la provinciale 3 fino a Marano.
Posto sulle sponde della laguna, Marano Lagunare è a metà strada fra le località balneari di Lignano Sabbiadoro e di Grado, famose per le loro spiagge, i locali serali e i parchi acquatici. Se preferisci invece visitare monumenti e siti d’interesse artistico, sempre a Grado puoi visitare antiche chiese e un battistero paleocristiani, oppure è possibile raggiungere agevolmente Aquileia, con la sua splendida Basilica Patriarcale Patrimonio dell’Umanità Unesco, e Palmanova, mirabile esempio rinascimentale di pianificazione urbanistica di una città fortezza.
A poca distanza dal mare, immerso tra bellissime riserve naturali e affacciato su una suggestiva laguna, il borgo di Marano Lagunare sarà certamente in grado di conquistarvi.
Siete già passati in vacanza a Marano Lagunare d’estate? Quale delle sue tante particolarità avete apprezzato di più? Scrivete un commento o mostrateci le vostre fotografie