Storia di un viaggio in barca nella laguna di Grado

escursione nella Laguna di Grado
escursione nella laguna di grado

Per chi si avventura in battello nella laguna di Grado inizia un indimenticabile contatto con gli animali che popolano le zone in cui acqua dolce ed acqua salata si mescolano.

Il nostro nocchiere si chiama Marco ed è il proprietario del trimarano equipaggiato per il trasporto di persone.

L’appuntamento è ad Aquileia, piazza del Municipio, dove Marco ci aspetta al bar d’angolo. La barca è ormeggiata nel porto fluviale della Natissa, fiume già utilizzato in epoca romana per tenere al riparo le navi in un porto di cui oggi si ammirano i resti archeologici .

Paolo Diacono aveva narrato di una terribile alluvione, nel VI secolo d.c. , che secondo gli esperti aveva fatto deviare molti letti dei fiumi ed aveva forse provocato l’insabbiamento del porto romano di Aquileia.

Fatto sta che l’antico porto resta alle nostre spalle in un terreno acquitrinoso e noi affrontiamo l’acqua del fiume grigio azzurro, dove oggi è incanalata, in direzione Portobuso.

Il porto sul canale Natissa
Il porto sul canale Natissa

Marco ci dice che c’è alta marea e che tutta l’attività di pesca, che si svolge nella laguna di Grado, compresa la gestione delle valli da pesca, dipende dal flusso di alta e bassa marea che si alterna costantemente.

Vegetazione e pontili sulla Natissa
Vegetazione e pontili sulla Natissa
Pescatori nella Laguna di Grado
Pescatori nella Laguna di Grado

La natura si svela man mano che proseguiamo lungo la Natissa. A destra un salice piangente, alcuni piccoli pontili con i parabordi a penzoloni ad indicare che le imbarcazioni, abitualmente attraccate, sono salpate forse verso il mare aperto, forse in laguna.Vicino alla sponda erbosa incontriamo una barca con sopra due pescatori, in piedi immobili, con in mano le canne da pesca. Toh! Uno strappo alla lenza e vediamo all’amo un pesce che ha appena abboccato. “Potrebbe essere un branzino” ci dice il nostro capitano. “Anguille? Si ce ne sono, ma meno di una volta”Si cominciano a vedere le piccole isole scure e piatte come lingue di terra e fango, i tapi (barene). In estate sono colorati di violetto. Il colore è dovuto a piccoli fiori che vanno sott’acqua quando la marea sale e riemergono quando la marea scende. Il poeta gradese Biagio Marin li chiamava i ” fiuri del perdono”, in dialetto sono detti “fiuri de tapo”.

Fiuri de tapo nella Laguna di Grado
Fiuri de tapo nella Laguna di Grado

In laguna sono disseminati i casoni, collocati di solito su isolotti più grandi. Servono di base di appoggio per i pescatori.

Qui la vegetazione è più ricca: tamerici, olmi, pini marittimi, pioppi, salici piangenti oltre a rovi e canne di palude. Una volta tutti i tetti erano proprio di canne e paglia, ora si vede qualche versione di copertura più moderna, ma la bellezza dei tetti spioventi e impagliati è ineguagliabile.

In alcuni isolotti si può godere di fontane d’acqua dolce perennemente zampillante grazie a delle falde acquifere.

Tipico casone con il tetto di canne e foglie
Tipico casone con il tetto di canne e foglie
Fontana di acqua dolce nella laguna di grado
Fontana di acqua dolce nella laguna di grado

L’incontro con alcuni gabbiani diventa occasione di gioco. Noi gettiamo loro del pane e gli uccelli acquatici cominciano a volare bassi intorno al trimarano quasi a chiederci di giocare ancora. Poi vediamo dei cigni. Prima uno isolato. Poi una coppia, poi ancora un gruppetto. Si alzano in volo per planare più in là, quasi ad accompagnarci.

Ora l’acqua s’increspa d’argento, poi sembra azzurra, poi verdolina, secondo i giochi della brezza e delle correnti. Ecco dei germani reali, poi le gallinelle d’acqua nere e spruzzate di bianco con il becco giallo.

Gabbiani che giocano
Gabbiani che giocano

Gli aironi grigi, la gazzetta chiara, il cormorano che sta appollaiato su una bitta per asciugarsi le piume. È un ottimo subacqueo, ma non è impermeabile…!

Quali pesci popolano i fondali?

Il capitano ci elenca la presenza di una vasta popolazione: branzino, orata, cefalo, persico e poi cappelunghe, cozze, peverasse, vongole.

Medusa nella laguna di grado
Medusa nella laguna di grado

Noi incontriamo tantissime meduse, di cui alcune maestose, e uno strano gasteropode bivalve che sporge dalla terra scura e ci stupisce.

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