Una passeggiata in Mercatovecchio, storica via della città di Udine

Mercatovecchio
Via Mercatovecchio Udine

Da Piazza della Libertà, proseguendo lungo la strada di fronte e a destra della Torre dell’orologio, vi troverete in Via Mercatovecchio, una delle vie più caratteristiche della città, in cui si alternano palazzi antichi ed edifici di recente costruzione. La via, che vi potrebbe portare anche verso il Municipio, è ricca di storia e tradizione ma anche di attività commerciali e luoghi di ristoro.

La via trae le sue origini nella nascita della stessa Udine. Con la creazione del mercato, a partire dal 1220 a opera del patriarca Bertoldo di Andechs, la strada posta tra la prima e la seconda cinta muraria della città, ovvero quella che oggi chiamiamo via Mercatovecchio, non solo divenne il centro commerciale di Udine, ma fece della città il più importante nodo della rete di traffici della regione.

In via Mercatovecchio ebbe sede la Zecca Patriarcale e la Cancelleria della Patria, ma anche diversi eventi e feste cittadine, come la gare del Palio nel giorno di San Lorenzo, la corsa degli asini, il gioco del pallone e le mascherate.

Inoltre, si ricorda anche che qui nel 1368 si corse la quintana voluta dal patriarca Morquardo in onore dell’imperatore Carlo IV, di cui fu spettatore anche il poeta Francesco Petrarca; e che si svolse la sanguinosa rissa tra Strumieri e Zamberlani nel tragico giovedì grasso del 1511.

All’angolo condiviso con via Rialto, situato all’inizio di via Mercatovecchio, si trovano i palazzi Sacchia e Lacchin.

La facciata di palazzo Sacchia rivolta a Mercatovecchio riveste notevole interesse per l’architettura locale del secolo XVI, di cui sono dimostrazione le finestre centinate, i terrazzini angolari e le trifore. Le memorie del suo passato sono evocate nell’elegante “Caffè del Commercio”: decorato con tele settecentesche, fu luogo di esperimenti da parte di Arturo Malignani che nel 1896 riempì l’edificio di lampade. Nel 2016 il Palazzo è stato soggetto a lavori di ristrutturazione, finalizzati alla conservazione dello stile originario del palazzo.

L’adiacente palazzo Lacchin-Del Fabbro fu invece ristrutturato a inizio Novecento in stile neorinascimentale da Antonio Measso e ornato da Enrico Miani.

Proseguendo lungo la via, sulla sinistra, vi ritroverete accanto al Monte di Pietà, edificio progettato da Francesco Floreani, nella seconda metà del Cinquecento al fine di ospitare l’ufficio prestiti. La facciata, che segue l’andamento curvilineo di via Mercatovecchio, presenta anch’essa, come il palazzo Sacchia, delle trifore.

Infine, la Torre di Londra, un edificio dalla grande semplicità stilistica ma dalle soluzioni architettoniche di rispetto, costruito intorno al 1550. L’edificio, che si sviluppa in altezza, presenta un terrazzino al secondo dei cinque piani. Caratterizzato da un architrave poggiato su tre pilastri, la Torre mette in mostra il suo carattere rinascimentale. All’angolo della casa vi è un anello di pietra nel quale veniva inserita l’asta della bandiera rossa che indicava il traguardo della corsa del palio di San Lorenzo.

Quella che farete in via Mercatovecchio è una passeggiata lungo la linea del tempo: in pochi passi vivrai il trecento petrarchesco, la cinquecentesca rissa del “Crudel Zobia Grassa”, e i “luminosi” e “illuminanti” esperimenti di Arturo Malignani di fine Ottocento.

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